«Guidare una forza politica e rifondarla è una sfida delicata e complessa, ma ho molto entusiasmo. Il M5s non è spaccato, vi sorprenderete: c’è tantissimo entusiasmo. In questi mesi ho lavorato con loro, ho fatto tantissime riunioni, c’è tantissimo entusiasmo e stanno arrivando tantissime aspettative di persone interessate al cambiamento del Movimento 5 Stelle»: così Giuseppe Conte ai microfoni di Di Martedì.



L’ex premier, pronto ad assumere la carica di leader del Movimento, ha lanciato subito una proposta: «Tra le prime cose che farò se mi insedierò da capo politico è la proposta agli altri leader di una riforma costituzionale che possa rafforzare il nostro sistema. Non è possibile che il sistema in piena pandemia sia affidato al singolo personalismo o alla forza politica del 2-3%. Presidenzialismo? Non me lo faccia anticipare, ma ci ragioneremo. Ritengo che questo sia un passaggio fondamentale. Non riguarda Giuseppe Conte o gli altri leader, ma il sistema: dobbiamo rafforzarci».



GIUSEPPE CONTE SUL NUOVO M5S

«Ci saranno organi collegiali nuovi, non vogliamo ricadere nelle tradizionali forme del sistema partito, sono forme superate. Servono strutture agili e molto funzionali. Ci saranno luoghi di confronto anche per la linea politica», ha aggiunto Giuseppe Conte, per poi confermare l’addio al giustizialismo: «C’è stata da parte di Di Maio una lettera in cui ha riconosciuto che la gogna mediatica non è di questo mondo e che non apparterrà al Movimento 5 Stelle. Lo confermo». «Rimangono i vecchi valori non negoziabili: la legalità, la lotta alle mafie, l’etica pubblica», ha rimarcato Giuseppe Conte, che ha poi parlato dell’alleanza col Pd: «Ci sono delle differenze col Pd, avremo una chiara identità: ci saranno dei punti di incontro e dei punti di divergenza. Sicuramente avremo la possibilità di dialogare costantemente e di ritrovarci sempre a costruire un cammino che speriamo di intensificare in direzione comune». Giuseppe Conte ha poi tracciato la strada per il futuro pentastellato: «Noi parleremo anche all’elettorato moderato, ma non sarà un partito moderato. Saremo molto radicali nel perseguire un processo riformatore. Saremo intransigenti, radicali. Ma non avremo veti pregiudiziali, lavoreremo sui dossier con grande attenzione e con grande competenza. Sarò coadiuvato da persone esperte in tutti i settori. Sarà un M5s molto rinnovato e non perderemo la vena originaria social-ecologica, merito di Beppe Grillo. Doppio mandato? Non ci sarà nel nuovo statuto. Lavoreremo per riformularne uno nuovo».

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