Giuseppe Conte
a tutto tondo ai microfoni de La Stampa. Reduce da settimane impegnative tra la leadership M5s e la mediazione sulla riforma della giustizia, l’ex presidente del Consiglio ha messo subito in risalto che la fiducia sul testo Cartabia è assicurata da parte del Movimento. E l’intesa raggiunta in Cdm non è una sconfitta: «La valutazione andrebbe ribaltata. Grazie alle nostre osservazioni il governo ha ammesso pubblicamente che servivano importanti miglioramenti sul testo originario e si è predisposto ad attuarli».
Secondo Giuseppe Conte è improprio parlare di riforma Cartabia, considerando che per buoni due terzi resta la riforma Bonafede, difesa tenacemente dal giurista. Non manca il mea culpa: «Sulla giustizia ci siamo fatti trovare forse un po’ impreparati, perché eravamo in piena transizione e non siamo riusciti a esprimere chiarezza di posizioni». Nessuna mediazione, invece, sul reddito di cittadinanza: «Sul Reddito non ripeteremo lo stesso errore, perché non permetterò nemmeno che si arrivi a metterlo in discussione. Il Reddito di cittadinanza non si discute, al massimo si migliora».
GIUSEPPE CONTE: “APPOGGIO A DRAGHI NON VERRÀ MENO”
Nel corso della lunga intervista, Giuseppe Conte ha ribadito che l’appoggio al governo Draghi non verrà meno da parte del Movimento 5 Stelle, rivendicando però i risultati ottenuti dal suo esecutivo, in particolare in campo economico: «La crescita attuale, che sono fiducioso potrà arrivare anche al 6%, in parte è dovuta al rimbalzo più forte per un Paese come il nostro che è stato colpito più duramente dalla pandemia, per il resto è merito delle politiche economiche e degli stimoli fiscali attuati lungo tutto il 2020: un totale di 100 miliardi di espansione, più 4 decreti Ristori e una manovra di bilancio da 40 miliardi». Giuseppe Conte ha poi rimarcato che il M5s non ha mai pensato ad una crisi di governo, ma ha anche invitato il primo ministro ad ascoltare proposte e richieste del mondo pentastellato. Una battuta anche sull’alleanza con il Partito Democratico: «Nei fatti il Pd di Enrico Letta si sta dimostrando la forza più attenta alla nostra agenda e più disponibile a costruire un percorso comune. Solo che un’alleanza non si improvvisa. Per il momento accontentiamoci di crearla in quelle città dove ci sono i presupposti, come a Napoli e a Bologna».