Una manovra senza visione e senza coraggio, questa l’accusa al governo rivolta da Giuseppe Conte. Intervistato dal Corriere della Sera, il leader del Movimento 5 Stelle ha affermato che la legge di bilancio ignora i problemi reali, ossia caro-vita, caro-benzina e l’impennata delle rate dei mutui. Secondo l’ex premier è mancanza di coraggio: “La situazione è aggravata dagli slogan con cui Meloni prende in giro gli italiani su sanità, cuneo fiscale, asili e pensioni”. Nonostante i dati di fatto, Conte ha continuato a difendere il suo superbonus: “Grazie anche al superbonus, che Meloni usa come alibi, abbiamo risollevato l’Italia con un più 12% di Pil in due anni. Durante la nostra crisi più buia sono andato in Europa e ho riportato 209 miliardi, invece Meloni va in giro per il mondo ad accreditare se stessa nei consessi internazionali e a dire “signorsì” a chi vuole armi a oltranza in Ucraina”.



Il parere di Conte

“È stata costretta a prorogare il taglio del cuneo fiscale programmato da me e poi da Draghi, ma non lo ha reso strutturale. Ha fatto credere che i lavoratori avranno 100 euro in busta paga e questo è un altro bluff. Per non parlare dello spot sugli asili nido”, ha aggiunto Conte, ponendo l’accento sul metodo che si rivelerà un boomerang. A proposito di pensioni, vengono meno tutte le promesse fatte in campagna elettorale: “Per le pensioni minime, che volevano portare a mille euro, non c’è quasi nulla. Opzione donna è cancellata, l’Ape sociale diventa più restrittiva e quota 103 sparisce sostituita da quota 10”. Conte ha poi parlato del possibile asse giallorosso: “Al M5S non interessano campi larghi, ma progetti seri e utili per i cittadini. Preferiamo parlare di campo giusto”.

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