È passato appena un mese dalla sua elezione a presidente del Movimento 5 Stelle e arrivano i primi guai per Giuseppe Conte. L’ex premier, che dopo aver lasciato l’incarico a Mario Draghi ha deciso di avvicinarsi sempre più al Movimento, è infatti finito al centro di una disputa legale che verrà aperta da chi sostiene che la sua carica da presidente sia illegittima. A difendere il ricorso è l’avvocato Lorenzo Borrè, che fino a oggi ha vinto tutte le cause più importanti nei ricorsi dei grillini contro il M5S centrale: “Sul sito dedicato alle iscrizioni risulta che a tutt’oggi le nuove iscrizioni sono sospese e non ci risulta che Conte si sia iscritto ai tempi della piattaforma Rousseau“.
“Non si tratta di risolvere problemi giuridici, ma di rispettare le indicazioni date dagli Stati generali, che certo non andavano nella direzione di una nomina del nuovo capo con una votazione a numero chiuso o, peggio, con candidato unico” ha spiegato Borrè a La Stampa. L’avvocato ha poi aggiunto: “Se il Tribunale accoglierà l’istanza di sospensione cautelare si dovranno ripetere le votazioni. Conte? Non ci ha contattati, quando viene meno la possibilità di un reale confronto politico, l’opzione giudiziaria diventa obbligata e in quel campo il confronto è tra gli avvocati delle parti“.
“Giuseppe Conte presidente M5S illegittimo”, non è iscritto
Primi guai per Giuseppe Conte alla guida del Movimento 5 Stelle, come li affronterà? Arrivato a Napoli per presentare i candidati alle prossime elezioni comunali, l’ex premier è stato accolto con una brutta notizia. Una notifica di ricorso giudiziario per l’annullamento del nuovo statuto redatto da Conte è in arrivo e un gruppo di attivisti, sentiti da Adnkronos, hanno annunciato: “Sono sette gli articolati motivi di illegittimità, non solo procedurali, che verranno illustrati nei prossimi giorni in conferenza stampa“.
L’iniziativa, che ha portato con sé anche l’apertura di una raccolta fondi su una famosa piattaforma per avere avere uno “Scudo della rete” com previsto da Rousseau, nasce “a seguito della deriva verticistica che ha portato ad accantonare le regole e i principi fondanti del M5S, con conseguente sospensione della democrazia interna“. Diversi i punti che hanno portato i ricorrenti ad impugnare l’elezione dell’avvocato di Voltura Appula, tra cui la mancata iscrizione di Conte al Movimento: “Il 17 luglio 2021 reggente grillino Vito Crimi avrebbe chiesto all’Associazione Rousseau di effettuare l’iscrizione di Giuseppe Conte al Movimento 5 Stelle, adempimento non ottemperato da detta Associazione“.
“Giuseppe Conte presidente M5S illegittimo”: i motivi del ricorso
Secondo quanto riferito ad Adnkronos da parte dei ricorrenti, la carica di Giuseppe Conte come presidente del Movimento 5 Stelle sarebbe illegittima. Il ricorso sarà presentato a Napoli, ma vede come promotori sia alcuni attivisti storici che si sono rivolti all’avvocato Lorenzo Borrè, ma anche militanti provenienti da diverse parti d’Italia. Tra i punti contestati c’è “il mancato raggiungimento del quorum della ‘metà degli iscritti’ per l’approvazione del nuovo statuto – avendo Crimi ritenuto bastevole la partecipazione alla votazione della metà degli aventi diritto al voto“.
Ma gli attivisti contestano anche altro: “La nullità della clausola statutaria che prevedeva l’eleggibilità del solo Conte, l’esclusione dal diritto di voto degli iscritti da meno di sei mesi, la pubblicazione della convocazione su una piattaforma ignota alla maggioranza degli iscritti“. Da parte degli attivisti è infatti arrivata l’accusa: “Dai piani alti del partito fu chiesto all’Associazione Rousseau di pubblicare sulla propria piattaforma un avviso di trasloco del sito all’indirizzo .eu“.