«Si è da poco conclusa la riunione della Cabina di regia tra Governo, Regioni ed enti locali durante la quale, con i ministri competenti, ho voluto aggiornare la delegazione di governatori, sindaci e presidenti di provincia sullo schema di lavoro per la ’fase due’ che l’Esecutivo sta portando avanti, coadiuvato dalla Task force di esperti e dal Comitato tecnico scientifico», così scriveva nella notte il Premier Giuseppe Conte su Facebook al termine della cabina di regia dove si è stabilito che dal 4 maggio saranno possibili riaperture e novità dopo ormai due mesi di lockdown Italia quasi totale. «I rappresentanti dei governi locali hanno espresso adesione al disegno dell’Esecutivo di adottare un piano nazionale contenente linee guida omogenee per tutte le Regioni, in modo da procedere, ragionevolmente il 4 maggio, a una ripresa delle attività produttive attualmente sospese, secondo un programma ben articolato, che contemperi la tutela della salute e le esigenze della produzione», ha spiegato sempre il Presidente del Consiglio dopo una giornata dove comunque 482 persone morte per Covid-19 non possono far pensare che l’emergenza sia finita.
Nell’intenso piano di fase 2 che è ancora allo studio delle task force di Palazzo Chigi assieme all’aiuto delle Regioni, si delineeranno regole per tutti i territori per trasporti, ripresa del lavoro e l’intera filiera di protocolli da attuare per riprendere gradualmente una vita “normale”. Sul fronte tutela salute, spiega Conte, «il Governo continua a lavorare per implementare i Covid hospital, l’assistenza territoriale e usare al meglio le applicazioni tecnologiche e i test per riuscire a rendere sempre più efficiente la strategia di prevenzione e di controllo del contagio».
CHIESTE LINEE GUIDA E AUTONOMIA REGIONI
Alle 20 circa è stata riunita la cabina di regia per il confronto tra il premier Giuseppe Conte e i rappresentanti delle regioni e degli enti locali. Sono state avanzate delle richieste dalle regioni, secondo quanto riportato a Stasera Italia su Rete 4. Si parla di linee guida nazionali per lasciare l’autonomia alle regioni «per contemplare le singole specificità regionali, in ordine ad aspetti relativi a dati geografici, economici e geografici». Secondo AdnKronos, invece, alla seconda parte della riunione con i capi delegazione delle forze di maggioranza ha preso parte anche Vittorio Colao, capo della task force per la Fase 2. Il manager ha presentato il modello a cui lavora la sua squadra, ma senza fornire indicazioni sulle date della riapertura. «Non c’è una deadline nella road map messa a punto dagli esperti», hanno spiegato alcuni presenti alla riunione. Vi hanno preso parte anche il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, del Lavoro Nunzia Catalfo e degli Affari regionali Francesco Boccia. Si sono poi collegati Franco Locatelli e Silvio Brusaferro. Assenti invece Angelo Borrelli e Domenico Arcuri. Smentito in serata da Palazzo Chigi la possibilità di alcune aperture da lunedì. (agg. di Silvana Palazzo)
GIUSEPPE CONTE E IL PRESSING DELLE REGIONI
Giornata di riunioni oggi per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Sul tavolo del governo il dossier principale è quello della Fase 2. Dopo la riunione con i capi delegazione della maggioranza, ora dovrebbe cominciare la cabina di regia con Regioni e Comuni ma, secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano, il premier si sarebbe già tenuto in contatto con i presidenti di Istituto superiore di sanità e Consiglio superiore di sanità, rispettivamente Silvio Brusaferro e Franco Locatelli. Il governatore che sta spingendo di più per la riapertura immediata è quello del Veneto, Luca Zaia. Invece il vicepresidente della Conferenza delle Regioni e governatore della Liguria, Giovanni Toti, è contrario al divieto di trasferimento da una regione all’altra, che era stato ipotizzato per la Fase 2. Di altro avviso sono i governatori delle regioni meridionali. Jole Santelli e Vincenzo De Luca sono pronti a tener “blindate” Calabria e Campania, più moderato Michele Emiliano in Puglia. (agg. di Silvana Palazzo)
GIUSEPPE CONTE CONVOCA CAPI DELEGAZIONE MAGGIORANZA
Qualcosa si sta muovendo oggi per la “fase 2” dell’emergenza coronavirus. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha convocato per le 16 una riunione in videoconferenza con i capi delegazione della maggioranza. È un sabato frenetico a Palazzo Chigi, visto che sul tavolo – seppur virtuale – dovrebbe esserci un approfondimento in vista della graduale riapertura dopo lo stop per le misure restrittive anti-contagio. All’incontro dovrebbe partecipare anche il sottosegretario Riccardo Fraccaro. Il termine delle misure di restrizione è stato fissato al 3 maggio, quindi bisogna organizzarsi per la progressiva ripartenza di alcune attività. Bisognerà ad esempio valutare se le misure saranno valide su tutto il territorio nazionale o se bisogna diversificarle in base all’andamento dei contagi. Nel pomeriggio si riunirà anche la task force presieduta da Vittorio Colao, che sta lavorando per l’operatività della “fase 2”. Questo team sta coadiuvando il governo per condurre l’Italia fuori dall’emergenza.
GIUSEPPE CONTE, IN AGENDA RIUNIONE CON REGIONI
Ma questo è un sabato frenetico per Giuseppe Conte, dicevamo. La tabella di marcia prevede alle 18.30 la cabina di regia con i rappresentanti di Regioni e Comuni. Sarà presieduta dal premier insieme ai ministri della Salute e degli Affari regionali Roberto Speranza e Francesco Boccia. Sarà un confronto utile visto che negli ultimi giorni le Regioni del Nord, fatta eccezione per la Lombardia, sono andate in pressing per l’allentamento delle restrizioni. Il governatore della Campania Vincenzo De Luca si è invece detto contrario al “rompete le righe”. L’ipotesi che si sta facendo largo in queste ore è una ripartenza per macroaree. Non è ancora chiaro l’orario, ma nel pomeriggio sarebbero previsti anche contatti con il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro e il presidente del Css Franco Locatelli. Resta da capire se ci saranno annunci, magari in conferenza stampa, o se si tratta solo di uno step per arrivare a decisioni definitive. Abituati ai sabati in compagnia del presidente del Consiglio con le sue dirette, si ipotizza quindi anche questo scenario.