Dopo aver parlato con Nius, il premier Giuseppe Conte ha rilasciato un’intervista anche ad un’altra emittente televisiva spagnola, parliamo di La Sexta. Il giurista si è soffermato sulle trattative europee, in particolare sul ruolo della cancelliera Angela Merkel: «Io ho fiducia nella responsabilità, nel coraggio della cancelliera Merkel. So che vive molto la dimensione politica di questo negoziato, comprende che questo è un appuntamento con la storia. A questo appuntamento il Parlamento ha saputo rispondere, la Commissione Ue ha saputo rispondere, la Banca Europea ha saputo rispondere: adesso è il turno del Consiglio europeo. Non dobbiamo raggiungere un compromesso tra 27 Paesi, dobbiamo assumere con coraggio e determinazione una decisione politica tra 27 Paesi».
L’Italia come la Spagna ha subito un duro colpo dal punto di vista del turismo, ecco il giudizio del premier Giuseppe Conte: «Avevamo previsto che la riapertura di tutte le attività non avrebbe ripristinato la normalità, continueremo a soffrire: la stagione turistica per buona parte è compromessa. Abbiamo fiducia che il turismo potrà riprendersi ad agosto e settembre, ma è ovvio che dobbiamo scontare questa situazione di grande emergenza. Per questo abbiamo predisposto degli aiuti a questo settore in particolare, abbiamo creato uno scostamento rispetto al deficit preannunciato così da creare nuove risorse: dobbiamo assicurare liquidità a imprese e famiglie in difficoltà». (Aggiornamento di MB)
GIUSEPPE CONTE A NIUS: “IPOTESI TAGLIO IVA. SU MES E RECOVERY FUND…”
Giuseppe Conte a 360° tra Pnr, Recovery Fund e Mes nella lunga intervista rilasciata alla tv spagnola Nius. Il premier si è soffermato innanzitutto sul Recovery Fund, che «sicuramente ha qualche tratto di similitudine col Piano Marshall, stiamo intervenendo con un piano ambizioso di ricostruzione dopo un evento tragico che ha creato grandissima sofferenza in termini di vittime, in termini di conseguenze negative sul piano economico-sociale. Il contesto storico-politico è diverso. Ora stiamo elaborando una risposta da noi stessi, europea, non è un piano che ci viene proposto dall’esterno». Giuseppe Conte ha evidenziato che «i tempi sono determinanti: io e Sanchez ci batteremo perché si possa finalizzare questo negoziato già al prossimo vertice o comunque nel mese di luglio».
Poi Giuseppe Conte è tornato sui tanti chiacchierati Stati generali, presentati così ai microfoni dell’emittente madrilena: «Abbiamo elaborato un piano di rilancio, condiviso con tutta la società italiana: per 8 giorni ho incontrato 122 tra associazioni, sindacati, categorie, personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, singoli cittadini per condividere questo piano. È uno sforzo corale di tutta l’Italia in direzione di investimenti e riforme strutturali di cui il Paese ha bisogno». Poi una battuta sull’imminente incontro con Rutte, numero uno della frugale Olanda: «Gli spiegherò che abbiamo fretta nell’interesse di tutti, anche dell’Olanda. Più ritardiamo, più rischiamo di elaborare una risposta inefficace. Se lasciamo che si distrugga il mercato unico, i danni ci saranno per tutti, anche per l’Olanda».
Giuseppe Conte ha annunciato un’imminente riforma fiscale, ma non solo, nei piani del Governo c’è anche il possibile taglio dell’Iva: «Tra le varie misure che stiamo studiando, c’è anche questa ipotesi. Come dicono tantissimi economisti, la situazione è di tale incertezza e le complicazioni sono così gravi che non c’è un’unica misura su cui puntare. Bisogna sostenere la domanda e sostenere l’offerta, anche l’Iva è un’opzione, anche se è molto dispendioso. Quanto fatto dalla Germania richiede uno sforzo economico notevole. Noi stiamo pensando a collegare un lieve abbassamento dell’Iva – temporaneo – ai pagamenti digitali: chi paga con carta di credito e moneta elettronica, ottiene un piccolo sconto». Impossibile dimenticare il tanto chiacchierato Mes: «Io non sto dicendo che non mi piace parlare di Mes perché voglio fuggire da responsabilità, ma affrontare il problema adesso significherebbe fare una battaglia astratta, addirittura può diventare ideologica». Qui di seguito l’intervista completa del premier Giuseppe Conte a Nius