«Voglio augurare buon lavorare a tutti i neo governatori, avranno tanto da fare: l’Italia deve correre, la direzione è chiara»: questo l’esordio del premier Giuseppe Conte nel punto stampa a margine della presentazione del rapporto Welfare Index Pmi 2020. Il presidente del Consiglio ha commentato gli esiti delle Elezioni Regionali e non si è sbilanciato: «Il Governo non è rafforzato: i commentatori sino all’altro giorno mi descrivevano in bilico, ma io non mi sono mai sentito in bilico. Oggi i commentatori mi descrivono inamovibile, ma io non mi sento inamovibile. Non ho questo modo di ragionare: io ritengo che il Governo ha un ruolo, ha dei compiti ed ha una sfida storica, è chiamato ad attuare un progetto molto impegnativo».



Poi sui 209 miliardi del Recovery Fund da investire: «Il Governo deve avere la responsabilità di elaborare, portare avanti ed attuare i progetti: su questo deve essere giudicato. Quando attueremo questo progetto, saremo giudicati: l’ho già dichiarato, se non saremo capaci il Governo dovrà andare a casa, perché avremo sprecato un’opportunità storica».



GIUSEPPE CONTE: “VIA ALLE MODIFICHE DEI DL SICUREZZA”

Governo al lavoro su diversi dossier, uno dei più roventi è quello legato ai dl Sicurezza targati Salvini: «Abbiamo già concordato un testo di modifica dei dl sicurezza: non è sufficiente ragionare per slogan. Noi abbiamo una visione molto più allargata, interverremo per allargare il raggio della sicurezza e della protezione dei nostri cittadini, nel rispetto dei migranti e dei loro diritti fondamentali».

Dopo aver messo in risalto il rafforzamento del piano di rimpatri con la Tunisia e la proposta di Ursula von der Leyen di superare il Patto di Dublino, Giuseppe Conte è tornato sul capitolo Mes: «Non è questione di Mes, bisogna elaborare un piano per quanto riguarda gli investimenti nella Sanità, per rafforzare la resilienza del nostro sistema sanitario. Poi andremo a vedere quanto costa questo piano e ci porremo il problema dei finanziamenti. Se e quando si porrà un problema di reperire altri finanziamenti, ci porremo il problema e lo risolveremo in Parlamento».



Smentite le voci su un possibile rimpasto di Governo: «Io sono contento della mia squadra di Governo: è una squadra coesa, tutti i ministri hanno lavorato con grande impegno e sono soddisfatto. Il Pd non pone il tema del rimpasto, ma di rilancio dell’azione anche alla luce della grande sfida che ci aspetta. Io non avverto assolutamente l’esigenza del rimpasto».