Un video di oltre cinque minuti per chiedere la piena fiducia del mondo 5 Stelle: Giuseppe Conte in campo per la piena leadership del Movimento. In giorni parecchio complicati per i pentastellati, l’ex primo ministro ha tenuto a precisare fin da subito: «Se mi accorderete una fiducia piena, sarò il presidente di un M5s che dice no all’aumento massiccio delle spese militari a carico del bilancio dello Stato, soprattutto in un momento del genere».



Domani, domenica 27 marzo 2022, è in programma la votazione sulla sua presidenza e Giuseppe Conte ha annunciato la volontà di spingere per un investimento shock sulla transizione energetica verso le rinnovabili, «sì a un impegno dello Stato senza precedenti sulle reti di sostegno per famiglie, imprese in crisi, lavoratori che devono scegliere se pagare la bolletta o fare la spesa o il pieno di carburante».



GIUSEPPE CONTE: “NO A CHI REMA CONTRO”

Giuseppe Conte ha spiegato di non essere interessato a prendere il 50,1% dei voti e si è detto pronto a fare un passo indietro in caso di vittoria risicata. L’ex premier ha chiesto dunque una larga maggioranza per poter guidare il Movimento 5 Stelle nel migliore dei modi: «A fronte di un risultato così di misura, lascerei il Movimento che in questo momento ha bisogno di una leadership forte, di una forte investitura».

Giuseppe Conte si è detto pronto ad avere tutti contro per difendere gli interessi dell’Italia e dei cittadini, ribadendo che «dobbiamo essere uniti e coraggiosi per rialzare la testa e imporre un cambiamento all’intero Paese». Il capo politico pentastellato ha poi messo nel mirino i grillini dissidenti, in molti hanno letto un messaggio al “rivale” Luigi Di Maio: «Il cambiamento nel Movimento ha incontrato anche al nostro interno delle resistenze e ha prodotto malumori e distinguo, mostrando all’esterno un Movimento diviso, litigioso e contraddittorio invece che rema tutto unito nella stessa direzione. Fin qui ci è voluta una dose aggiuntiva di pazienza, ma non possiamo più permetterci questa debolezza, le sfide che ci attendono ci impongono di essere compatti e uniti. Io non posso accettare chi rema contro le nostre battaglie e la nostra azione politica».