Giuseppe Conte si scaglia contro “Otto e mezzo” dopo l’intervista durante la quale è stato sollecitato anche sul Russiagate. «Nonostante le continue interruzioni, gli attacchi e i sospetti ho provato a spiegare i fatti a beneficio di una corretta informazione per tutti i cittadini. Non è stato facile, ma non mi sorprende», il commento del leader del Movimento 5 Stelle sui canali social. Un’esternazione legata al trattamento che gli sarebbe stato riservato dalla conduttrice Lilli Gruber e dagli altri ospiti, cioè Lucio Caracciolo di Limes, Monica Guerzoni del Corriere della Sera e in collegamento Massimo Giannini de La Stampa.



Ciò di cui si è lamentato però l’ex premier è esattamente ciò che accade quando si viene intervistati da giornalisti: si viene incalzati su temi scomodi. E le interruzioni servono spesso ad evitare divagazioni per aiutare i telespettatori durante il confronto dialettico. Uno dei momenti più accesi dell’intervista è stato quello sulle elezioni presidenziali in Francia, con Giuseppe Conte che non voleva prendere posizione tra il presidente francese in carica Emmanuel Macron e la rivale Marine Le Pen.



LILLI GRUBER A CONTE “POSIZIONE NON CHIARA”

«Se fossi il leader di un partito francese sicuramente darei una indicazione di voto. Ma sono il leader di un partito italiano. Il Movimento 5 Stelle non partecipa alle elezioni francesi. Ma le questioni poste dalla Le Pen vanno affrontate, anche se siamo distanti». Questa la risposta di Giuseppe Conte a “Otto e mezzo” che ha fatto insorgere la conduttrice Lilli Gruber. «Eh, vabbè, così no, però, scusi! È troppo poco chiaro, ma è così difficile dire tra i due? Mi scusi, Presidente Conte, lei è totalmente ambiguo su questo. Ma è così difficile scegliere tra i due? Mi scusi, ma rappresentano due mondi molto diversi, constatiamo che il leader M5s non prende una posizione chiara», ha infatti replicato dopo aver provato ad ottenere una risposta dal suo ospite. Non è la prima volta comunque che un politico attacca la giornalista. Ad esempio, nel dicembre 2020 lo aveva fatto Maria Elena Boschi.

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