Patrizia De Blanck a Verissimo parla del marito Giuseppe Drommi, il padre della figlia Giada. “L’ho amato molto, l’ho lasciato amandolo” – dice la Contessa, ma Silvia Toffanin domanda “perchè l’hai lasciato?. Una domanda a cui la Contessa preferisce non risponde: “è una cosa che non racconto. In pochi sanno. Eravamo a Lugano, c’era una canzone di Lucio Dalla, lui mi mette una mano sulle ginocchia e mi dice ‘sai Patrizia io sto morendo. Ho un tumore e non ce la faccio’. Il giorno del suo compleanno ho fatto una cena a casa sua con tutti i miei amici e lui siccome era un uomo di uno stile, molto chic, si era messo dei tovaglioli di lino per non far vedere i video. Siamo rimasti da soli, mi è spirato fra le braccia, è morto così. Questa è stata una cosa molto brutta”. Un racconto davvero straziante per la Contessa Patrizia de Blanck che ha ricordato il suo grande amore. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)



Giuseppe Drommi, la figlia Giada: “Vorrei un uomo come lui

Giuseppe Drommi è stato il marito della contessa Patrizia De Blanck fino alla sua morte avvenuta il 17 ottobre 1999, lo stesso giorno del suo compleanno. Quest’anno, in occasione del 21esimo anniversario della scomparsa, la figlia Giada De Blanck ha voluto dedicargli un lungo post su Instagram in cui ha descritto indirettamente che importanza ha avuto per lei crescere con un papà così. Dalle parole di Giada traspare il ritratto di un uomo buono, ricco di valori, gli stessi valori che già in un’altra occasione aveva detto di sognare in un eventuale partner. “Come posso accontentarmi di un amore o un uomo mediocre, io, con due esempi così?!”, si chiede sotto una foto dei suoi genitori abbracciati pubblicata nel 2018. “Un uomo deve amare, proteggere e rendere la propria donna importante”. Sono questi i famosi “valori di una volta” che Giada mette in risalto in suo padre, un tipo d’altri tempi e – in fin dei conti – il suo tipo ideale.

Giuseppe Drommi nelle parole della figlia Giada De Blanck

Sono tanti gli scatti di famiglia che Giada De Blanck condivide sul suo profilo Instagram. Degno di nota in particolare l’ultimo, che la immortala in braccio a suo padre all’età di 4-5 anni. “Ovunque tu sia, io so amare fino a lì… e oltre”, scrive Giada sotto la foto, promettendo a papà Giuseppe di prendersi sempre cura delle persone che ha intorno, un po’ come ha fatto lui con quella biondissima bambina della foto, felice tra le braccia del vero ‘uomo della sua vita’. Il primo, grande insegnamento che lui le ha dato è stato quello di lottare e rialzarsi sempre anche nei momenti più dolorosi della vita, per esempio quello in cui si è improvvisamente ritrovata vittima di stalking.

La battaglia contro il cancro di Giuseppe Drommi

Giuseppe Drommi se n’è andato a distanza di anni dall’evento che ha segnato così negativamente la vita di sua figlia Giada, ma sembrerebbe quasi che – col suo ricordo e col suo esempio – lui l’abbia sostenuta anche in quel periodo difficile ed estremamente doloroso. La giovane De Blanck l’ha perso che aveva solo 18 anni, quando un cancro se l’è portato via, ma Giada non ha mai smesso di meditare sui suoi insegnamenti. Al di là della sua forgia morale, a cui sua figlia ha fatto più volte riferimento, Giuseppe era un uomo ‘nobile’ anche solo sulla carta. Ingegnere e console di Panama, Drommi viene da una famiglia ricca da cui ha ereditato il titolo di ‘barone’. Non si conoscono dettagli circa la sua sfera più privata, se non che negli anni ha subito diversi drammi tra i quali – per ultimo – anche la diagnosi di un tumore. Dopo una lunga battaglia, Giuseppe è venuto a mancare prematuramente lasciando orfana la povera Giada, allora da poco maggiorenne.