Giuseppe e Simone Santoleri chi sono: ex marito e figlio Renata Rapposelli

Giuseppe e Simone Santoleri, rispettivamente ex marito e figlio di Renata Rapposelli sono stati arrestati dai carabinieri di ancona nel marzo del 2018 per l’omicidio della pittrice 64enne e portati in carcere, dove si trovano ad oggi. Entrambi sono accusati di aver attirato la donna in una trappola nella loro casa di Giulianova, con l’intento di dissuaderla dal pretendere denaro relativo all’assegno di mantenimento. La donna, infatti, era intenzionata ad ottenere gli arretrati di circa tremila euro e questo avrebbe scatenato l’ira del figlio Simone che, stando alle motivazioni della sentenza di primo grado, avrebbe sempre “manifestato in più occasioni uno spiccato interesse in merito alle vicende economiche che riguardavano il padre e la madre”.



Nell’abitazione i due uomini avrebbero ucciso la pittrice e poi avrebbero gettato il cadavere lungo l’argine del fiume Chienti. Pare inoltre che Simone Santoleri avesse riconosciuto la propria responsabilità anche al cospetto di alcuni detenuti. I rapporti tra Simone e la madre Renata Rapposelli non erano da tempo buoni, basti pensare che i due non si sentivano da otto anni. Nonostante questo padre e figlio convinsero la donna a raggiungerli nella loro casa a Giulianova con il falso pretesto di una grave patologia a carico proprio del figlio Simone.



Simone Santoleri ed il risentimento verso la madre

Da alcuni anni Simone Santoleri, disoccupato, risultava essere il beneficiario della pensione di suo padre Giuseppe con il quale divideva l’appartamento di Giulianova. Beni, questi, che se Renata avesse avuto ragione delle sue richieste sarebbero stati in parte divisi con lei per coprire gli arretrati dovuti. In merito alle accuse a carico dei due uomini, entrambi hanno sempre avuto delle differenti reazioni: il figlio ha sempre negato le accuse, mentre il padre ha dichiarato di aver assecondato le scelte del figlio perché “remissivo e succube”.



Al termine del processo di primo grado giunsero le condanne a 27 anni per Simone e 24 anni per Giuseppe Santoleri. Sentenza solo in parte rivista in Appello con un piccolo sconto di pena all’ex coniuge della pittrice Renata Rapposelli, da 24 a 18 anni di reclusione e la conferma della condanna al figlio 46enne. Dalla perizia emerse tutto il risentimento di Simone verso la madre ed un disagio familiare che si era protratto nel tempo, oltre ai dissapori di natura economica. I testimoni, riporta Picchionews.it, descrissero Simone come “una persona disturbata che aveva deliri e allucinazioni”. L’ex compagna raccontò in aula inoltre che “Simone con la religione aveva un rapporto molto particolare, ha avuto un periodo in cui diceva che vedeva il diavolo che lo prendeva e lo faceva alzare da terra, lo e lo attaccava ai muri. Mi diceva: ‘Senti qua fuori, queste sono le catene dei bambini che giocano e che poi sono stati incatenati perché hanno fatto una brutta morte, quindi riesco a sentire le catene’”.