A processo un boss mafioso che ha staccato un dito ad un secondino, ingoiandolo. Una vera e propria scena horror quella che ha visto come protagonista Giuseppe Fanara, che si troverà ora nel banco degli imputati, in un’aula del tribunale di piazzale Clodio, con l’accusa di lesioni gravissime e resistenza. Il sostituto procuratore Giulia Guccione ha chiesto il giudizio immediato nei confronti del boss siciliano, come rivela il Corriere della Sera. L’uomo andrà ora a processo.
I fatti risalgono al giugno del 2020. Fanara era recluso nel carcere di Rebibbia, dove si trova ormai da anni. Dal 1999 infatti è in carcere per i suoi trascorsi mafiosi. L’uomo è stato arrestato e poi condannato all’ergastolo al termine del processo “Sicania 2”. Questo il nome del blitz antimafia che mostrò la verità sui cinque omicidi e due agguati falliti avvenuti in Sicilia negli anni novanta, dei quali Fanara era appunto uno dei protagonisti.

Boss stacca un dito ad un secondino

Il reato con protagonista Giuseppe Fanara è avvenuto il 17 giugno di due anni, dopo il lockdown. L’uomo, carcerato a Rebibbia, ha dato in escandescenza quando gli sono state comunicate le nuove misure post pandemiche, che imponevano restrizioni nei colloqui con i familiari. Durante uno dei due controlli quotidiani ai quali i detenuti in regime di massima sicurezza sono sottoposti, Fanara ha aggredito alcuni secondini.
Il boss mafioso ha staccato un dito ad uno dei due con un morso, arrivano persino ad ingoiarlo. L’uomo ha aggredito l’agente, afferrandolo al collo e poi trascinandolo a terra, mordendolo. Si sarebbe poi scagliato contro gli altri uomini della penitenziaria, urlando: “Vi sgozzo come maiali”. L’uomo è adesso accusato di lesioni gravissime e resistenza. Per questo motivo è stato trasferito nel carcere di massima sicurezza di Sassari. Il processo che lo vedrà come imputato per il reato commesso nel 2020 si tiene però Roma, a piazzale Clodio.


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