Chi pensa a serie e miniserie tv targate Rai non può che pensare quasi subito a Giuseppe Fiorello. L’attore catanese nel corso degli ultimi anni ha prestato il volto a diversi personaggi di successo della serialità di via Mazzini. Dai biopic alle storie originali, il 51enne è diventato un volto quasi familiare per tantissimi spettatori, che spesso danno fiducia ai nuovi progetti anche solo per la sua presenza. L’esordio di Giuseppe Fiorello risale alla fine degli anni Novanta, quasi contemporaneamente su grande e piccolo schermo: la “prima” al cinema è ne L’ultimo capodanno di Marco Risi, mentre in tv è nella miniserie Ultimo diretta da Stefano Reali. Da quel momento in poi è stato un continuo alternarsi tra cinema e televisione, con risultati quasi sempre soddisfacenti: sul grande schermo ricordiamo le performance in film come C’era un cinese in coma di Carlo Verdone (2000), Baaria di Giuseppe Tornatore (2009) o ancora Magnifica presenza di Ferzan Ozpetek (2012).
GIUSEPPE FIORELLO, ESORDIO DIETRO LA MACCHINA DA PRESA SEMPRE PIU’ VICINO
Come dicevamo, Giuseppe Fiorello ha conosciuto il successo soprattutto sul piccolo schermo. Le serie tv di casa Rai che lo hanno visto splendere sono diverse, ma a tutti forse viene subito in mente Volare – La grande storia di Domenico Modugno. Con una grande trasformazione, l’attore siciliano ha vestito i panni dell’indimenticabile cantante, conquistando critica e pubblico. Ma pensiamo anche a Sarò sempre tuo padre, a Io non mi arrendo, a I fantasmi di Portopalo o ancora a Il mondo sulle spalle. A partire da questa sera potremo annoverare anche un’altra serie tv nella filmografia, ovvero Gli orologi del diavolo per la regia di Alessandro Angelini. Come se non bastasse, negli ultimi anni Giuseppe Fiorello ha iniziato a lavorare anche come sceneggiatore (due esempi, il film Chi m’ha visto e la serie Il mondo sulle spalle) e si appresta a girare il suo primo lungometraggio da regista: il set partirà in estate, secondo le prime anticipazioni si tratta di un film ispirato ad un fatto di cronaca, sulla morte di due adolescenti siciliani alla fine degli anni Settanta.