Giuseppe Gambi, chi è il cantante lirico

Giuseppe Gambi, il cantante lirico è tra gli ospiti dell’ultima puntata di Domenica In di Mara Venier. Si tratta di un gradito ritorno per il giovane tenore napoletano che in passato ha studiato conseguendo successivamente il diploma in canto lirico presso il Conservatorio di Avellino, sotto la guida maestro Pasquale Tizzani. Le qualità vocali e il suo timbro potente ed elegante non sono passate inosservate conquistando l’attenzione (e l’orecchio) di Adriano Aragozzini, uno dei produttori e manager italiani più importanti nel settore musicale. Proprio con il produttore discografico, produttore teatrale, produttore televisivo e direttore artistico italiano è nata una importante collaborazione artistica che ha permesso al giovane tenore di esibirsi in Italia e all’estero su importantissimi palcoscenici.



Ma come è nata la passione per la musica? A rivelarlo è stato proprio il giovane tenore intervistato da lagazzettadellospettacolo.it: “sono un cantante lirico che da qualche anno si è convertito al pop, però non ho mai abbandonato la lirica infatti mi chiamano il tenore pop. Con la mia voce mi piace dare dei messaggi, anche dal punto di visto artistico. Spero di poter scaldare i cuori di chi mi ascolta e commercialmente parlando di proporre una voce fresca, non con un’impostazione troppo rigida”.



Giuseppe Gambi e gli artisti a cui si ispira: “mi mantengo sullo stile di Andrea Bocelli, dei ragazzi de Il Volo”

Non solo, Giuseppe Gambi parlando di musica e di artisti a cui si è ispirato ha confessato: “per intenderci mi mantengo sullo stile di Andrea Bocelli, dei ragazzi de Il Volo per cercare di avvicinare il grande pubblico alla lirica, come fece anche il grande Luciano Pavarotti”. La sua è una musica pop lirica, anche se proprio il tenore ci ha tenuto a precisare: “il termine preciso per il mio stile è crossover, ovvero una musica lirica ma nuova e moderna, che prende tutte le fasce di pubblico, anche i bambini. E’ un buon mercato, purtroppo non in Italia, ma io mi ostino a farmi conoscere prima nel mio paese e poi all’estero”.

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