I magistrati che pretendono di uscire dalle aule di giustizia e lottare per i diritti contrastano la Costituzione: Giuseppe Gargani non utilizza troppi giri di parole. Sulle pagine de Il Dubbio, l’ex deputato democristiano si è soffermato su uno dei dossier politici più roventi delle ultime settimane, a partire dalla decisione della giudice Apostolico di sconfessare il decreto Cutro e non convalidare il “trattenimento” di alcuni migranti. Secondo Gargani, quell’episodio ha sì scatenato polemiche inappropriate ma ha anche posto l’accento su una problematica sotto traccia da vari anni, ossia “il ruolo del magistrato e del giudice in una democrazia “avanzata” come la nostra”. L’ex europarlamentare ha ripercorso alcune dichiarazioni di spicco sul, a partire da quella del magistrato Colombo, secondo il quale “è stata devoluta alla magistratura una serie di compiti che non sono suoi propri e che investono più la funzione politica che quella giurisdizionale”.



Il pensiero di Giuseppe Gargani

Il pensiero di Gargani è cristallino, le posizioni di Gargani e quelle di Questione Giustizia, magistratura democratica e Spataro hanno una linea comune che “attribuisce una funzione alla magistratura fuori dalle aule della giustizia e che è in contrasto con il buonsenso e con la Costituzione scritta, ma anche con la Costituzione materiale. I magistrati dunque pretendono di “lottare” per i diritti e la lotta è sempre “politica” e porta inevitabilmente parzialità e in questo caso irresponsabilità“. Gargani ha aggiunto sul punto: “Mi viene da rilevare che ci si scandalizza del giudice che partecipa ad una manifestazione a Catania e non ci si lamenta del convegno politico di magistratura democratica a Palermo al quale hanno partecipato due segretari di partito scelti naturalmente per ragioni politiche”. “Se si deve riformare il ruolo del magistrato e adeguarlo ai tempi si deve collegare la sua indipendenza alla responsabilità. Il costituzionalismo moderno non può non porsi questo problema, che riconosco è molto arduo e complesso, ma è un problema della democrazia che ha bisogno di essere risolto”, ha aggiunto Gargani su Il Dubbio, invocando un’intesa ra politica e magistratura per “allontanare la rissa e la polemica sempre interessata e faziosa”, ricordando che “l’equilibrio dei poteri è la condizione per la democrazia”.

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