Carlo Conti ha vissuto un’infanzia difficile, a causa dalla morte prematura del padre Giuseppe: “Se ne andò presto ed io…”

Forse non tutti sanno che il celebre presentatore televisivo Carlo Conti ha dovuto fare i conti con una gioventù molto complicata, a causa della scomparsa prematura del padre Giuseppe. “Mio papà morì quando avevo 18 mesi e proprio non me lo ricordo”, ha raccontato il conduttore, qualche tempo fa, in una lunga intervista a Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera. Il celebre presentatore è cresciuto con sua mamma, una donna alla quale è estremamente legato perché ha fatto enormi sacrifici per crescerlo al meglio e sopperire alla mancanza del padre.



“Quello del babbo è per me un mestiere da scoprire, per molti significa imitare o evitare il confronto con il proprio padre, ma io non ho questo riferimento, per cui mi devo inventare ‘babbo'”, ha detto con un velo di ironia in un passaggio a Soul, su Tv2000, parlando del rapporto con suo figlio Matteo.



Carlo Conti, il ruolo chiave di mamma dopo la scomparsa del padre Giuseppe

“Io e mia madre non navigavamo nell’oro. Era una donna molto forte, faceva tanti lavoretti per tirarmi su e io, dal canto mio, sapevo di non poterle chiedere dei jeans nuovi o uno stereo, accontentandomi dei pantaloni di seconda mano di mio cugino e di un vecchio mangiadischi che mi avevano regalato”, ha ricordato ancora Carlo Conti a Vanity Fair, a proposito del suo passato.

Se da un lato l’assenza del padre Giuseppe ha creato un vuoto difficilmente rimpiazzatile nella vita del conduttore, dall’altro il rapporto con sua madre è diventato sempre più forte e speciale. “Ogni volta che tornavo da scuola la tavola era sempre apparecchiata. Era il momento in cui la famiglia stava insieme”, ha infatti ricordato Carlo Conti. Un’infanzia magari lontana dall’agio e dal lusso, ma comunque felice e vissuta in serenità.