Giuseppe Ippolito lancia l’allarme: se non stiamo attenti sotto Natale, il marzo del 2021 sarà come quello del 2020. Il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani, componente del Comitato tecnico scientifico, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del Corriere della Sera: «Il virus è ancora lì e si diffonde sempre allo stesso modo, è pericoloso oggi come lo era a marzo scorso e come lo sarà a marzo del 2021 se non saremo stati intelligenti durante le festività di fine anno. In Italia ci sono stati 30.000 decessi per il coronavirus da quando, a fine maggio, qualcuno disse che il virus clinicamente non esisteva più». Giuseppe Ippolito ha poi parlato dell’alto numero di morti registrato in Italia, invocando importanti investimenti nella sanità: «Dobbiamo chiederci seriamente se il nostro sistema sanitario sia adeguatamente attrezzato per rispondere alle necessità di una popolazione dall’età media sempre più elevata, e non mi riferisco soltanto alla pandemia: chi ha un genitore malato di Alzheimer sa benissimo di cosa sto parlando».

GIUSEPPE IPPOLITO: “OBBLIGO VACCINO? OCCORRE CONVINZIONE”

Giuseppe Ippolito ha poi sottolineato di non aver cambiato idea sulla durata della pandemia, che a suo avviso resterà un problema per tutto il 2021, sottolineando l’ottimismo che arriva dalla disponibilità dei vaccini: «La campagna di vaccinazione della popolazione dovrebbe concludersi, imprevisti permettendo, alla fine dell’estate, quindi non prima del prossimo novembre potremo avere una consistente percentuale della popolazione — almeno il 75% — coperta da immunità vaccinale». Il direttore scientifico dello Spallanzani ha poi spiegato che fino a novembre non dovremo dimenticarci le armi di difesa che adottiamo da un  anno. Infine, una battuta sul possibile obbligo vaccinale: «Occorre convinzione e non costrizione. Come ho avuto modo di dire qualche giorno fa, non sono convinto delle misure obbligatorie. Ma questo non significa che ci possano essere attività, professionali e non, per svolgere le quali sia richiesto il vaccino a tutela degli altri».