Tra il vaccino Reithera e l’emergenza sanitaria in atto in Italia, Giuseppe Ippolito a 360 gradi a Oggi è un altro giorno. Il direttore scientifico dello Spallanzani di Roma ha esordito facendo il punto della situazione sul vaccino italiano, dopo l’annuncio della conclusione della Fase 1: «Noi facendo gli scongiuri speriamo che con ReiThera riusciamo ad andare a completare le diverse fasi prima dell’estate: la nostra scommessa è cercare di avere i dossier completi prima dell’estate».

Giuseppe Ippolito ha poi aggiunto: «Ci proviamo perché c’è bisogno di avere tanti vaccini, di avere più vaccini e vaccini per tutti. Non c’è un egoismo, c’è bisogno di grande altruismo. Avere un vaccino che si produce in Italia, fatto da ricercatori italiani, ci libera da questa schiavitù dal dipendere dall’estero». L’obiettivo è fissato: «Dovremmo arrivare entro l’inizio dell’estate alla conclusione. Poi si andrà agli organismi regolatori: prima all’Ema, poi all’Aifa e poi vediamo».

GIUSEPPE IPPOLITO A OGGI É UN ALTRO GIORNO

Giuseppe Ippolito si è poi soffermato sulla campagna vaccinale: «Noi abbiamo bisogno adesso di lavorare con le popolazioni più fragili e vulnerabili. Dopo gli operatori sanitari, passeremo agli ultraottantenni, poi a scendere ci sono persone che hanno pluri-patologie».

Preoccupa, ancora, l’alto numero di morti per Covid-19: «Noi fino a qualche tempo fa avevamo pensato che la Germania fosse meglio di noi, ma ora stiamo vedendo che tutto quello non funziona. Non abbiamo ancora capito come il virus si muove, dobbiamo ancora mostrare la nostra ignoranza per non aver capito i percorsi di questo virus. Dobbiamo ragionare che non conosciamo ancora a sufficienza questo virus, non sappiamo perché prende questa brutta piega e non abbiamo ancora idea di quando riusciremo a piegare la curva».