Tragedia in provincia di Messina, dove una giovane promessa del ciclismo, Giuseppe Milone, è morto dopo essere stato investito. Ne dà notizia l’edizione online del Corriere della Sera, che fornisce tutta una serie di dettagli sull’accaduto. La vittima non era neanche maggiorenne, avendo solo 17 anni, e nella serata di ieri, martedì 23 febbraio, si stava allenando con la propria bicicletta sulle strade di Gualtieri Sicaminò, quando è stato appunto centrato da un camion. Giuseppe Milone faceva parte del “Team Nibali”, la squadra che “lo squalo dello stretto”, vincitore del Tour de France e di due Giri d’Italia, ha in Sicilia.
Ancora da chiarire di preciso cosa sia accaduto al povero ciclista 17enne, un vero e proprio talento delle due ruote, essendo stato incoronato dal Parco ciclistico dell’Etna il più giovane “re dell’Etna” lo scorso 8 luglio, riconoscimento ottenuto dopo aver percorso in mountain bike tutti i versanti dell’omonimo vulcano catanese, macinando in totale 205.6 chilometri con 7mila metri di dislivello
GIUSEPPE MILONE, MORTO INVESTITO 17ENNE TEAM NIBALI: SECONDA TRAGEDIA PER LA SQUADRA
Stando a quanto riferisce la stampa locale, Giuseppe Milone si trovava in sella alla sua bicicletta con le cuffiette, ascoltando la musica, quando è stato centrato da un mezzo pesante che l’ha investito, facendolo finire sotto le sue ruote. Inizialmente non era stato identificato perchè non aveva con se i documenti di identità, ma poco dopo si è risaliti alle sue generalità, e per il Team Nibali è stato come ricevere un pugno allo stomaco, oltre ovviamente alla tragedia per la famiglia del povero ragazzo. Giuseppe si era appassionato al mondo del ciclismo grazie al padre, un cicloamatore, e di conseguenza, oltre agli impegni con lo studio (era iscritto ad un istituto tecnico), portava avanti la propria grande passione. Per lo Squalo dello stretto il suo team non è solamente una squadra sportiva ma anche un progetto sociale: «In questi giovani corridori — spiegava lo stesso campione durante un’intervista a Corriere.it — mi rivedo quando ero ragazzino. E restituisco a loro l’opportunità che il ciclismo ha dato a me». Quello di Melone è il secondo pesante lutto per il Team Nibali visto che a maggio del 2016 era morto un altro suo membro, il 14enne Rosario Costa, travolto da un camion mentre si allenava.