A Mattino5 si torna a parlare del caso di Giuseppe Pedrazzini, il 77enne morto in quel della provincia di Reggio Emilia, trovato senza vita in un pozzo. Oggi si sono tenuti i funerali dell’anziano signore, e il programma di Canale 5 era in diretta dal comune dove si sono tenute le celebrazioni, in quel di Toano, e dove era presente anche la moglie della vittima. In collegamento con il talk show condotto da Federica Panicucci il medico legale Dottor Fortuni, che ha spiegato: “Le ferite postmortem ritrovate sul corpo di Giuseppe Pedrazzini? Quando si ferma il cuore crolla la pressione arteriosa, le ferite non possono far uscire più il sangue, una ferita di un cadavere è pallida. Un corpo saponificato emana un forte odore – ha aggiunto – in un ambiente chiuso si concentra ancora di più e anche attorno alla bocca del pozzo doveva emanare un intenso odore un odore particolare di grasso rancido molto facile da individuare”.
Di conseguenza l’opinionista Patrizia Groppelli, in studio a Mattino5, ha commentato: “Come non poteva non sentirlo la famiglia questo odore? Il genero io l’ho visto piangere come le sorelle Ziliani (il riferimento alla morte della vigilessa di Temù, ndr), queste lacrime finte, questo piagnisteo…”. La criminologa Anna Vagli, ha commentato: “La famiglia non sentiva l’odore perchè non voleva sentirlo, i cani molecolari lo hanno subito localizzato, è stato facilmente riscontrabile. Io voglio sottolineare questo: la moglie di Pedrazzini è l’anello debole del tre, ed è testimoniato dal fatto che lei sia l’unica al funerale. Chiaramente dopo si chiarirà tutto e si capirà chi è manipolato e chi è l’artefice”.
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L’avvocato Bernardini De Pace, anch’essa in collegamento, ha aggiunto: “C’è da rimanere sbalorditi, due orchestre criminali, sia le figlie della Ziliani sia la famiglia di Pedrazzini, e non si può dire che non accusiamo nessuno…”.
Ovviamente va ricordato che fino ad oggi nessuno è stato incarcerato ne condannato, di conseguenza prendiamo le distanza dalle dichiarazioni accusatorie: fino a prova contraria i tre indagati, ricordiamo la moglie di Giuseppe Pedrazzini, nonché la figlia Silvia e il genero Riccardo, sono innocenti. Tra l’altro proprio figlia e genero sono stati intervistati nuovamente da Mattino5: “Tracce ematiche nella macchina di Beppe? Ce lo dirà la magistratura di chi sono”, ha detto lei, mentre il genero ha aggiunto: “Non abbiamo denunciato quando non l’abbiamo più visto? Ognuno è libero di fare quello che vuole, non si può costringere nessuno”.