Roberta Brugnoli, amica di Marta Ghilardini (moglie di Giuseppe Pedrazzini), è intervenuta in qualità di ospite ai microfoni della trasmissione televisiva di Rete 4 “Quarto Grado”, in occasione della puntata andata in onda nella serata di venerdì 3 giugno 2022. In collegamento audiovisivo da Toano, la donna ha dialogato con Gianluigi Nuzzi, esordendo così: “Vedo Marta tutti i giorni e lei parla molto con mio marito. Lui le ha sempre detto di dire la verità, in quanto era l’unica strada percorribile. Marta lentamente ha capito questo concetto e posso affermare che quella che vedevo in tv nelle interviste non era la Marta che conosciamo noi. Ora credo che lei abbia iniziato a togliersi il peso che aveva sulla coscienza: quando camminava per strada era una persona molto tormentata, schiacciata dalle cose che non riusciva a dire. Pensava molto a proteggere la figlia, il genero e il suo nipotino”.



Negli ultimi mesi nessuno aveva avuto più modo di vedere Giuseppe Pedrazzini in paese (ricordiamo che il cadavere del 77enne è stato rinvenuto in fondo a un pozzo, ndr), però la signora Roberta ha tenuto a precisare che “le sorelle, prima che Beppe sparisse, dicevano che andavano a dare una mano a lui e a Marta a pulire i polli, perché era un lavoro faticoso. L’ultima volta che ho visto Beppe? Prima di Natale”.



GIUSEPPE PEDRAZZINI: PARLA ROBERTA, L’AMICA DI MARTA

Nel prosieguo di “Quarto Grado”, Roberta Brugnoli ha rivelato le confidenze che le rivolgeva Marta, la moglie di Giuseppe Pedrazzini: “Con me lei parlava molto bene della figlia, così come faceva Beppe. Qualunque cosa che desiderasse, se era nelle loro possibilità, cercavano di accontentarla. Adoravano anche il loro nipotino e di conseguenza anche il genero Riccardo Guida. In una famiglia quando si ha un figlio si cerca sempre di accontentarlo, poi è ovvio che non esiste una famiglia dove si va sempre d’amore e d’accordo: c’erano discussioni”.



E Riccardo? “Marta non parlava molto di lui, si rapportava in particolare con Silvia. Lei fino a un anno fa lavorava, poi è andata in pensione. Però posso dire che Marta temeva il genero: a volte raccontava piccoli episodi, piccole confidenze. Mi diceva che aveva un carattere irascibile, si innervosiva facilmente. Nelle discussioni a volte la offendeva”.