Svolta in Vaticano con l’ultima nomina fatta da Papa Francesco per il ruolo di Presidente del Tribunale Vaticano: Bergoglio ha scelto Giuseppe Pignatone, l’ex procuratore capo di Roma da poco andato in pensione dopo una lunghissima carriera interamente dedicata alla lotta per la legalità contro mafie, organizzazioni criminali e anche diatribe interne alle varie correnti della magistratura nella Procura più importante d’Italia. La notizia data stamani dalla Sala Stampa vaticana vede dunque la conferma di Pignatone nominato direttamente da Papa Francesco come presidente del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, prendendo così il posto al suo predecessore Giuseppe Della Torre. Nello stesso bollettino della Sala Stampa si legge come la scelta di Pignatone sia avvenuta proprio in virtù della sua straordinaria carriera professionale alla guida delle Procure prima di Reggio Calabria e poi di Roma Capitale. Con ogni probabilità tra i primissimi incarichi che dovrà curare ci saranno le indagini e raid compiuti ieri in Vaticano dopo le accuse dello Ior contro la Segreteria di Stato vaticana.



GIUSEPPE PIGNATONE, UNA CARRIERA PER LA LEGALITÀ

Piantone è nato a Caltanissetta il 18 maggio 1949 e si è laureato in Giurisprudenza nel 1971 presso l’Università degli Studi di Palermo: come annota la Sala Stampa Vaticana, il nuovo Presidente del Tribunale della Santa Sede scelto personalmente da Papa Francesco è stato Pretore a Caltanissetta e, dal 1977, Sostituto presso la Procura della Repubblica; non solo, nel 2008 è stato nominato dal Csm procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, salvo poi nel 2012 essere nominato procuratore della Repubblica di Roma, incarico ricoperto fino all’8 maggio scorso, giorno del suo 70esimo compleanno. Dopo l’annuncio dell’arrivata pensione, lo stesso Giuseppe Pignatone ai cronisti spiegava così nei mesi scorsi in merito ai suoi programmi futuri «Cosa farò da domani? E chi lo sa? Di sicuro avrò tanto tempo a disposizione per leggere, ma non si escludono sorprese». Protagonista della lotta alle mafie da Cosa Nostra alla ‘ndrnagheta fino all’ultimo processo di Mafia Capitale a Roma; Pignatone è stato anche protagonista, tra le varie inchieste curate, della condanna dell’ex Governatore di Sicilia Totò Cuffaro, della svolta sulla morte di Stefano Cucchi fino alla forte determinazione per scovare la verità – ancora insoluta – sulla morte di Giulio Regeni in Egitto.

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