Non si è fatta attendere la risposta di Giuseppe Povia agli attacchi di Pd e In Comune a Fano per la sua partecipazione al prossimo Carnevale. Il cantautore è accusato di essere omofobo e razzista, oltre che contrario ai vaccini. All’indomani della polemica che lo ha travolto, racconta dunque la sua verità. E lo fa in un video rivolto agli organizzatori del Carnevale in cui spiega di sentirsi ingiustamente attaccato, lui che «conosce tante persone gay» e ha scritto una canzone “Immigrazia” che è «di sinistra». Dopo le accuse prova a spegnere le polemiche: «Non facciamo un Carnevale, facciamoci una risata». Anziché alimentare ulteriormente la bufera, rispondendo duramente alle critiche, afferma: «Non cadete nelle provocazioni, vengo in pace – riporta il Resto del Carlino –. E anche se in certe cose non siamo d’accordo, non succede niente. È democrazia. Spero di vederci a Fano dove ho tanti amici». La città però è divisa, e c’è la politica che cavalca la polemica. «Ma il Pd decide chi viene e chi non può venire a cantare a Fano? Ma siamo in Unione Sovietica? Pensate a risolvere i problemi dei marchigiani», dichiara Lodovico Doglioni della Lega. (agg. di Silvana Palazzo)



“GIUSEPPE POVIA OMOFOBO E RAZZISTA”, BUFERA A FANO

«Giuseppe Povia omofobo e razzista». Sono pesanti le accuse rivolte al cantante dopo l’annuncio della sua partecipazione al Carnevale di Fano 2020. Il caso è politico, perché il Pd e In Comune si sono schierati duramente contro la decisione degli organizzatori di invitarlo alla terza sfilata della manifestazione. L’interprete di canzoni come “I bambini fanno oh” e vincitore del Festival di Sanremo è atteso domenica 23 febbraio. Ma le sue posizioni al limite della provocatorietà, in particolare le sue dichiarazioni sull’omosessualità e l’immigrazione, stanno facendo discutere al punto tale che Pd e In Comune annunciano di voler impedire il suo arrivo. Ma fa discutere anche la vicinanza di Giuseppe Povia al movimento NoVax: nel luglio 2017 era presente alla manifestazione pesarese, infatti cantò dal podio. Insomma, gli elementi per far divampare le polemiche sicuramente non mancano. Infatti In Comune, come riportato dal Resto del Carlino, suggerisce «a chi di competenza di revocare l’invito». Il Pd si allinea e promette di fare il possibile per evitare che venga accolto e pagato.



FANO, PD E IN COMUNE CONTRO INVITO A GIUSEPPE POVIA

«Non possiamo accettare di avere come ospite un personaggio pubblico noto per il suo razzismo e la sua omofobia. Uno che ha appoggiato ogni teoria complottista esistente». Così il Pd a qualche giorno dalla conferenza stampa della Carnevalesca, in cui sono stati annunciati gli ospiti del Carnevale di Fano 2020, tra cui appunto il cantautore Giuseppe Povia. «Elargire omofobia e razzismo a piene mani e propalare bufale e scempiaggini non può essere considerato libertà d’espressione», hanno aggiunto i dem. Nonostante le nette e dure prese di posizione di Pd e In Comune, la presidente della Carnevalesca non fa retromarcia su Povia. «Ha scritto una delle più belle canzoni dedicate ai bambini, ha vinto Sanremo e per noi è un professionista con il quale abbiamo firmato un contratto. Il resto è politica, con la quale il Carnevale non c’entra nulla», ha dichiarato Maria Flora Giammarioli, come riportato dal Resto del Carlino. Ma il Pd e In Comune non mollano, anzi evidenziano la necessità che «le persone si sentano libere di esprimere se stesse senza essere giudicate per il loro orientamento sessuale o modo di essere».

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