«Io credo che tutte queste enorme risorse le dobbiamo mettere nel curare in modo assolutamente attento le persone che cominciano ad avere pochissimi sintomi anche a casa e possono essere curate a casa. Questa è una malattia che per la grande maggioranza si cura a casa. Certo, ci vogliono medici che vadano a casa e che siano organizzati con unità mobili in grado di fare cose meravigliose»: questo il pensiero di Giuseppe Remuzzi. Intervenuto ai microfoni di InBlu Radio, il direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano ha spiegato: «Dobbiamo concentrarci su questo e sulle rianimazioni, cercando di decongestionare gli ospedali con delle unità di cura intermedia. Abbiamo negli ospedali pazienti che potrebbero stare a casa o essere curati in sedi come la Fiera di Bergamo e Milano o in ospedali inutilizzati».



GIUSEPPE REMUZZI: “DOBBIAMO AGIRE SUBITO”

Giuseppe Remuzzi ha messo in rilievo gli sbagli da evitare – «Non dobbiamo fare l’errore di mettere pazienti Covid e pazienti non Covid insieme in rianimazione, perché questo priva gli altri pazienti la possibilità di essere curati» – per poi sottolineare l’importanza di un intervento repentino: «Non abbiamo più tempo per fare riunioni o protocolli, dobbiamo fare subito queste piccole cose». Infine, sulle cause di questa nuova emergenza: «Io penso che le scuole siano relativamente in sicurezza, i punti deboli sono i trasporti e il fatto che le persone non osservano tutte quelle regole semplicissime, ovvero distanziamento, mascherine e lavarsi le mani. I trasporti sono importanti, ci si deve organizzare affinchè anche i trasporti privati siano messi a disposizione dei ragazzi».

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