Dopo mesi di ripensamenti, dubbi e lunghi “silenzi”, nel giorno di Sant’Ambrogio arriva l’annuncio ufficiale dal video social di Giuseppe Sala: «mi ricandido a sindaco di Milano nelle prossime Elezioni Amministrative della primavera 2021». Dopo la consegna degli Ambrogini d’oro, l’ex manager dell’Expo annuncia sui social con l’eloquente titolo “La mia decisione” il programma da qui fino alle prossime Elezioni Comunali: «In più riprese ho sottolineato che volevo essere totalmente sicuro e di avere le energie fisiche e mentali indispensabili per impegnarmi per un altro quinquennio Ora sento che posso farlo, anzi sento che voglio farlo». Sala dunque allontana le ipotesi di candidato alla Regione Lombardia o addirittura di guida del Partito Democratico (tra i retroscena più insistenti in casa dem degli ultimi mesi, ndr), e tira dritto per il secondo mandato milanese: «Mi candido a ottenere la vostra fiducia per poter guidare una nuova trasformazione di Milano. Come potete capire dalle mie parole non mi candido quindi per completare il lavoro ma per avviare una nuova fase che sarà difficile, faticosa, ma anche, e ne sono convinto, riporterà Milano a essere una città di ispirazione per il nostro Paese per l’Europa e per il mondo. Sono pronto, a voi decidere. Essendo convinto io che, se non sceglierete me, certamente avrete la possibilità di scegliere altri candidati capaci, perché così è sempre stato a Milano».
IL VIDEO ANNUNCIO DEL SINDACO SALA
Beppe Sala annuncia di volersi impegnare in quello che ormai è da 10 anni il suo impegno pubblico-civile: «Sono più di 10 anni che antepongo tutto ciò alla mia vita privata, e anche questo è un fatto. Fiero di avere potuto guidare Milano in un periodo così particolare, estremamente glorioso per i primi quattro anni e difficilissimo per l’ultimo. E dando per scontato che non tutti daranno d’accordo sono fiero di quello che ho fatto, ci sono le opinioni e ci sono i fatti», spiega ancora il sindaco uscente di Milano nel video-annuncio sui social. Sala li elenca nel dettaglio tutti i “fatti” che lo hanno portato a prendere questa decisione: «[…] Un fatto è che la città si sta trasformando dal punto di vista urbanistico, ambientale, della mobilità, nella direzione del cambiamento intrapreso dalle grandi città del mondo. Ponendo attenzione ai singoli quartieri, e in particolare a quelli periferici, senza promesse mirabolanti ma con un impegno al miglioramento che non è mai venuto a mancare. Un fatto è che per la prima volta nella sua storia Milano ospiterà le Olimpiadi, e così via. Sempre nel solco di apertura e internazionalità». Soddisfazione e congratulazioni dagli altri big del Pd (Zingaretti, Nardella, Gori), con la lunga campagna elettorale che inizia dunque ufficialmente oggi: «il Covid ha messo in discussione molto, non tutto ma molto. Non tutto perché i valori fondanti di questa meravigliosa città dalla cultura universitaria, alla creatività, dall’imprenditoria all’impegno civico della cittadinanza non spariranno anzi costituiranno la miscela per ripartire».