La scelta del Ministro Miur Bussetti su Sciascia e soprattutto Giuseppe Ungaretti è stata fatta «perché importante è la riflessione su certi temi. Penso che siano state tracce che abbiano favorito la possibilità di esprimersi da parte di tutti gli studenti» ha raccontato a Un Giorno da Pecora il titolare del Ministero dell’Istruzione. Non solo, seppure su Ungaretti in tanti se lo aspettavano, la poesia “Risvegli” non ha nulla a che vedere con il tema ritrito dei “porti chiusi” del Ministro Salvini: «non c’entra proprio nulla, assolutamente. E’ una riflessione sull’io, su se stessi e sul vivere con gli altri». Ma è la domanda su Dio, sull’interiore dell’uomo nel suo rapporto religioso con la realtà, a dominare la traccia sul grande poeta scelta per l’Analisi del Testo: una domanda profonda nel rapporto con il male, nel tramite della vita di ciascun uomo tra ciò che è profondo e intimo e quanto invece vi è di più radicale e disperante. Le poesie che ne fanno parte di “Porto Sepolto” sono caratterizzate dallo stile rapido, conciso, profondamente emozionanti: «Ma Dio cos’è? E la creatura atterrita sbarra gli occhi
e accoglie gocciole di stelle e la pianura muta. E si sente riavere». (agg. di Niccolò Magnani)



Qui la traccia svolta per il Sussidiario.net di Annamaria Elia

IL SIGNIFICATO DI “RISVEGLI” DI GIUSEPPE UNGARETTI

Come pronosticato da una gran parte degli studenti, fra le tracce scelte dal ministero della pubblica istruzione per la maturità 2019 iniziata oggi, anche “Risvegli” di Giuseppe Ungaretti, poesia tratta da “Il porto sepolto”. Attraverso quest’opera nota del poeta italiano ma di origini egiziane, lo stesso ha cercato di portare alla luce il mistero dell’uomo, un vero e proprio viaggio introspettivo su ciò che è ignoto ed è di difficile comprensione. La scrittrice Chiara Valerio, intervistata dai microfoni dell’edizione online di Repubblica, ha commentato così la poesia di Ungaretti: «Più che una poesia sulla guerra questa ‘Risvegli’ è una poesia centrata sulla malinconia del ricordo. La poesia somiglia alla forma che diamo alla memoria – ha aggiunto e proseguito nella sua disamina – a porte che possono essere aperte o chiuse. Nella memoria ci sono amici morti, ricordi di infanzia ed elementi che l’io, protagonista in molti versi del brano, rievoca». Un’opera molto profonda quindi, che con grande probabilità sarà stata scelta dai maturandi appassionati di letteratura, ed in particolare dagli studenti del liceo scientifico e del classico. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



UNGARETTI, PORTO SEPOLTO

La poesia “Risvegli” di Ungaretti tratta da “Il porto sepolto” oggetto della prima prova della Maturità 2019 è un brano che può consentire agli studenti impegnati nell’Esame di Stato un viaggio introspettivo come quello compiuto dall’autore. Nel componimento in strofe senza rime e verso libero sottoposto ai maturandi, quella che Ungaretti compie è infatti un’analisi attenta, e per questo anche un po’ amara, del tempo vissuto. Bisogna infatti collocare il brano temporalmente per rendersi conto che in un’epoca segnata dalla Prima Guerra Mondiale, la ricerca di Dio e della sua essenza (“Ma Dio cos’è?”) rappresenti una domanda esistenziale rivolta a capire come sia possibile un mondo che alterna “care cose consuete” a immagini di “qualche amico morto”. Il Male e il Bene combattono nei “Risvegli” di Ungaretti, alla ricerca di una spiegazione ad un mondo che non ne ha una. I maturandi si getteranno a capofitto in questa riflessione così profonda? (agg. di Dario D’Angelo)



MATURITA’ 2019, ESCE UNGARETTI

Fra le tracce per la prima prova della maturità 2019, anche Giuseppe Ungaretti. Il noto poeta originario di Alessandria d’Egitto, è stato scelto dal ministero dell’istruzione pubblica per la tipologia A del tema, l’analisi del testo. Il Miur ha precisamente selezionato il brano “Risvegli”, tratto da “Il porto sepolto” che nel 1942 è confluito nella raccolta “L’allegria”. Si tratta di uno dei grandi autori che gli studenti si aspettavano negli scorsi giorni, come svelato da un sondaggio di Skuola.net, secondo cui appunto il 23% degli intervistati prevedeva l’uscita del grande poeta italiano. Ma vediamo più nel dettaglio il testo da analizzare, appunto, “Risvegli”. Si tratta di un’opera tratta da “Il porto sepolto”, dove il porto per l’artista di origini egiziane è il simbolo del viaggio introspettivo alla ricerca del mistero dell’uomo.

GIUSEPPE UNGARETTI-RISVEGLI: TESTO E SIGNIFICATO

Lo stesso Ungaretti ha spiegato più volte nei suoi scritti il senso del titolo di questa raccolta, come sottolineano i colleghi di Fanpage, spiegando che da ragazzo conobbe dei giovani ingegneri francesi che gli parlarono appunto di un porto sommerso esistente ad Alessandria d’Egitto. Il poeta sarebbe rimasto affascinato e colpito da questa storia, visto che le rovine del porto sarebbero rimaste per sempre nascoste, e di conseguenza il titolo indica qualcosa di indecifrabile, oscuro e difficile da comprendere. Curiosità, Ungaretti è la seconda volta che viene scelto dal ministero negli ultimi 10 anni per l’esame di maturità: l’ultima volta fu nel 2011. Ed eccovi di seguito il testo di “Risvegli”: “Ogni mio momento io l’ho vissuto un’altra volta in un’epoca fonda fuori di me. Sono lontano colla mia memoria dietro a quelle vite perse. Mi desto in un bagno di care cose consuete sorpreso e raddolcito. Rincorro le nuvole che si sciolgono dolcemente cogli occhi attenti e mi rammento di qualche amico morto. Ma Dio cos’è? E la creatura atterrita sbarra gli occhi e accoglie gocciole di stelle e la pianura muta. E si sente riavere”.

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