Gli italiani apprezzano la riforma del voto in condotta e l’introduzione del docente tutor, questo l’esito del recente sondaggio firmato da Sky Tg24 sulla scuola. Soddisfatto il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara: “Mi sembra molto positivo. In particolare dove dimostra che più dei tre quarti degli italiani, con consenso pressoché bipartisan, sono favorevoli a un ritorno del voto di condotta, quindi a una cultura del rispetto nelle nostre scuole. Il gradimento di due terzi degli italiani nei riguardi del docente tutor, e cioè verso la personalizzazione del percorso formativo, avvalora invece una scuola fondata sulla valorizzazione dei talenti di ciascuno, perché ognuno possa realizzarsi secondo le proprie capacità e attitudini: l’essenza del concetto di merito come lo abbiamo inteso sin dall’inizio”, le sue parole a QN. Valditara ha proseguito: “È un chiaro riscontro per due riforme: la prima che porterò in Cdm la prossima settimana, l’altra già avviata in via sperimentale e poi inserita nel contratto nazionale col consenso di quasi tutti i sindacati. Una novità di successo, con 60 mila iscritti ai corsi di formazione per tutor, che nelle prossime settimane saranno attivati nelle scuole”.



Il punto di Valditara

Valditara ha posto l’accento sull’orientamento della famiglie nei confronti di una scuola seria e improntata alla cultura del rispetto. Il voto in condotta e le nuove modalità delle sospensioni sono fondamentali, ha evidenziato il ministro: “Vogliamo che si impari a capire cosa siano la solidarietà e il rispetto del prossimo”. Nel sondaggio sopra citato c’è qualche criticità circa le condizioni delle scuole, con il 78 per cento di opinioni negative sulla qualità delle strutture: “Sull’edilizia abbiamo stanziato non solo 4,9 miliardi di Pnrr, ma altri 1,2 di risorse ministeriali aggiuntive. Abbiamo inoltre inviato a tutti gli enti locali un decalogo realizzato da un pool di architetti per far che le scuole siano anche luoghi belli dove si studia e si lavora con piacere”.

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