Debutta stasera, 17 gennaio, Mina Settembre, la nuova fiction di Rai1 con protagonista Serena Rossi e Giuseppe Zeno nei panni del dottor Domenico Gammardella. Nella serie, tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni, la Rossi interpreta un’assistente sociale, mentre Zeno il ginecologo del consultorio dove la stessa Mina lavora. “Sarà un incontro molto turbolento e importante quello con lui”, ha anticipato l’attrice nel corso della sua ospitata di ieri ad Affari tuoi. E ha chiosato: “Poi vedrete!”. Durante il programma è stato dato anche qualche assaggio della fiction in onda da oggi, tra i quali una scena con al centro proprio i loro due ruoli.



In questo contesto, scherzando sul nome del personaggio, Nino Frassica ha chiesto: “Quali canzoni canterai?”. E Serena ha chiarito: “Non è Mina la cantante!”. Mina, infatti, è il diminutivo di Gelsomina, così come ha precisato l’attrice in questa occasione.

Giuseppe Zeno: “Il mio personaggio nato dalla penna di un grande scrittore”

In un’intervista del 1° marzo a Io donna, lo stesso Giuseppe Zeno dava delle anticipazioni sulla fiction, e questo prima ancora che iniziassero le riprese. “La serie è tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni, il che mi rende felice perché il mio personaggio, Domenico Gambardella, esce dalla penna di uno scrittore che stimo moltissimo, e spero mi permetterà di esprimere la mia napoletanità, con la leggerezza della commedia brillante”.



Un genere – c’è da dirlo – in cui non si è cimentato spesso: “In televisione no, a teatro di più – precisa l’attore –, ad esempio ne I soliti ignoti con il ruolo che fu di Vittorio Gassman”. Sempre a teatro ha interpretato Il sorpasso: “Gassman era un gigante e Peppe “er Pantera” e Bruno Cortona hanno segnato la commedia all’italiana”. E lui è stato semplicemente allo loro scuola.

Giuseppe Zeno tra lavoro e vita privata

Quanto alla vita privata, Giuseppe Zeno ha sempre parlato in toni grati e gratificanti di sua moglie (nonché collega) Margareth Madè. E lei ha sempre fatto altrettanto, specificando che dell’uomo del sud – secondo lei – Giuseppe ha solo i pregi, non i difetti. “Forse intendeva dire che non mi porto dietro quella sorta di vittimismo cosmico da tragedia greca che talvolta si respira al sud”, spiega Zeno. “Io cerco di rendermi responsabile del mio destino, nella buona e nella cattiva sorte. Se a un provino mi viene preferito qualcun altro penso che sia stato più bravo di me e mi rimbocco le maniche”. La sua buona volontà viene ampiamente ricompensata, al lavoro come a casa. Con Margareth, dice, “è una comunione di intenti: entrambi avevamo voglia di creare una famiglia, senza perdere tempo con storie inutili. Siamo stati subito determinati a quella progettualità di vita che scaturisce dall’amore fra un uomo e una donna”. Progettualità in cui rientrano i figli: per ora, i due ne hanno una sola, Angelica, ma non mettono limiti alla provvidenza. “Siamo nelle mani del buon Dio!”, chiosa saggiamente Giuseppe.