Nel pieno della trattativa fra Pd e M5s irrompe come un elefante nella cristalleria (della Lega) il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump che con il solito tweet manda un chiaro endorsement per il nuovo Governo giallorosso: «Comincia a mettersi bene per ‘Giuseppi’ Conte, il primo ministro della repubblica italiana, altamente rispettato. Speriamo rimanga primo ministro. Ama il suo paese e lavora bene con gli Stati Uniti. Un uomo di grande talento che, speriamo, rimarrà primo ministro». Inutile dire che quel “Giuseppi Conte” diventa in pochissimo il refuso più sottolineato e ripostato della recente storia della politica sui social: un endorsement importante – al di là delle ironie sula lingua “alla Stallio & Ollio” del n.1 della Casa Bianca – che ha l’effetto di riaccendere le trattative fin lì arenate tra Zingaretti, Di Maio e lo stesso Premier dimissionario Giuseppe Conte. Non si saprà mai se effettivamente il tweet di Trump abbia avuto tale effetto detonante, sta di fatto che da quel momento in poi i nodi tra grillini e dem – fermi fino a stamattina – sono cominciati a sciogliersi tanto che è in corso ora un nuovo tavolo tra i capigruppo di Pd e M5s per dirimere gli accordi su nomi e programma del futuro Governo giallorosso.



SALVINI SULL’ENDORSMENT A CONTE: “IN SILENZIO STAMPA..”

Sul fronte Trump, dopo il successo dell’unità (inattesa) vista al G7 di Biarritz, il rapporto con il “nuovo amico Giuseppi” si è fatto molto amichevole anche in questi ultimi giorni tanto da portare al famoso tweet ormai, poi corretto poco dopo dallo stesso Trump evidentemente avvisato del refuso. «Orgoglioso riconoscimento aver operato per il Paese», è il primo intervento del Premier Conte dopo l’endorsement di Trump e nel pieno delle trattative per risolvere la crisi di Governo proprio verso un possibile “Conte bis”, auspicato dal Presidente americano. Le ironie intanto si sprecano sul web, con la nascita di un account “Giuseppi Conte” che recita così nella bio «Sono Giuseppi Condeh i me apogia el presidente de li StadiUnidi. Profilo Satirico Nato da un errore di ortografia». Chi non viene risparmiato dagli sberleffi dopo il tweet di Trump è Matteo Salvini che più volte si è ispirato al Presidente repubblicano, ricevendo anche diversi encomi dopo la visita negli Usa degli scorsi mesi: alla domanda posta dai cronisti assiepati vicino a casa di Salvini su cosa ne pensasse delle parole di Trump sul Premier che lo ha così profondamente attaccato nel famoso discorso al Senato delle scorse settimana, il Ministro dell’Interno ha risposto «Trump tifa per Conte? Io sono in silenzio stampa…».



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