Pur cercando di stare il più lontano possibile dal gossip, Massimo Ranieri non ha mai mancato di raccontare alcune parti meno note della sua vita privata. Il cantante era legatissimo ai suoi genitori, a cui è riconoscente, consapevole di quanto loro siano stati fondamentale per aiutarlo sia a crescere sia a diventare l’uomo che è oggi, anche come artista. Da ragazzo l’artista ha dovuto affrontare molti sacrifici: lui era infatti il quinto di otto fratelli, nato dal matrimonio tra sua mamma, Giuseppina Amabile, e Umberto Calone.



Il napoletano ricorda ancora oggi i sacrifici che i genitori hanno fatto per lui, anche se hanno avuto un approccio diverso all’inizio della sua carriera. La donna, infatti, pur riconoscendo il talento del figlio, temeva che lui potesse andare incontro a una serie di delusioni difficili da accettare. L’uomo, invece, ha sempre fatto il possibile per incoraggiarlo a non mollare.



L’amore di Massimo Ranieri per mamma Giuseppina Amabile

Massimo Ranieri era legatissimo a sua mamma, che si è spenta nel 2017 in seguito a una grave malattia. Questo ha spinto il cantante a volerla al suo fianco nello spettacolo Tv “Siamo tutti invitati: citofonare Calone“, in cui ha avuto la possibilità di raccontare la storia della sua vita e della sua famiglia. Da bambino ha conosciuto il freddo e la fame, circostanze che lo hanno portato ancora di più ad apprezzare il successo ce ha poi ottenuto, pur senza perdere l’umiltà.

Alla donna l’interprete di “Perdere l’amore” ha dedicato la sua autobiografia, dal titolo emblematico “Mia madre non voleva“. E nel testo ha parlato proprio del rapporto che aveva con i genitori: “Se mia madre ha messo al mondo Giovanni Calone (questo il suo vero nome, ndr), mio padre ha fatto nascere Massimo Ranieri. Mia madre mi ha fatto crescere, mio padre mi ha permesso di diventare l’uomo che sono. Perché lui non ha mai spesso di sognare accanto a me”.