Giuseppina Elena e Grazia Benedetta, le figlie del grande Mino Reitano a Bellamà

La prima parte della puntata odierna di Bellamà è stata dedicata ad uno dei volti più iconici del panorama musicale italiano: Mino Reitano. Per l’occasione, Pierluigi Diaco ha accolto nel suo studio le due figlie del cantautore: Giuseppina Elena e Grazia Benedetta. Entrambe hanno offerto il proprio personale pensiero del padre, tra ricordi felici tra famiglia e carriera ma senza dimenticare anche i momenti di difficoltà.



La prima a prendere la parola è stata Grazia Benedetta: “La sua sofferenza non è mai stata palesata al pubblico perchè aveva una verve molto accentuata, però chi è a casa se ne accorge. Quando ha passato dei momenti difficili, non sempre per esempio veniva scelto per Sanremo, l’abbiamo osservata questa sofferenza anche se faceva di tutto per coprirlo”. La figlia di Mino Reitano ha poi aggiunto: “Ma noi sapevamo benissimo che c’era rimasto male, lui però aveva bisogno di restare un attimo da solo per ritrovare la forza per sorridere malgrado la delusione…”.



Mino Reitano, il ritratto delle figlie Giuseppina e Grazia: “Aveva una sensibilità quasi infantile…”.

Anche Giuseppina Elena – figlia di Mino Reitano – è stata incalzata dal conduttore sui momenti di sconforto del padre, con particolare riferimento a questioni professionali e artistiche. “Se l’abbiamo mai visto commosso? Ti devo dire di sì, non succedeva mai per motivi futili, era sempre una riflessione profonda. Soffriva molto per le critiche ingiuste perché si metteva sempre in discussione”.

La figlia di Mino Reitano è poi entrata nel merito delle critiche che più destavano il suo malumore. “Laddove magari si eccedeva in un contesto che non riguardava la sua professionalità come artista, o pensava che non rispecchiasse la verità, allora lui soffriva ed è capitato anche di vederlo piangere. A volte si bloccava perché pensava che noi soffrissimo più di lui nel vederlo così”. Giuseppina Elena ha poi concluso: “Aveva questa sensibilità quasi infantile come modo di approcciarsi alla vita, aveva bisogno di conferme nostre e del pubblico…”.