Mino Reitano equivale ad un pezzo importante di storia della musica italiana; un talento precoce, vulcanico ma soprattutto unico nel suo genere. Da musicista a cantautore, poliedrico con la voce e con la capacità di veicolare le emozioni in modi tanto diversi quanto profondi. Un ritratto del suo valore di artista è stato offerto dalle figlie Giuseppina e Grazia ospiti quest’oggi di Caterina Balivo a La Volta Buona.
“Uno dei dolori più grandi della vita di papà, a due anni senza la mamma a cui era così legato; ha affrontato la vita e il mondo senza una figura di riferimento così forte”. Inizia così Giuseppina – figlia di Mino Reitano – partendo dall’infanzia difficile del padre che, nonostante un dolore difficile da superare quale la morte di sua madre, è comunque riuscito a trovare la forza di crescere, forgiarsi e imporsi con il proprio talento. “Forse per questo ha cercato in nostra madre anche quella forma materna che a lui è mancata”.
Mino Reitano, il racconto delle figlie Giuseppina e Grazia: “Parte tutto da quel violino…”
Tra i tanti aneddoti offerti dalle figlie di Mino Reitano, ci ha pensato Grazia Reitano a proseguire il racconto di suo padre Mino a La Volta Buona ricordando come grazie al sostegno della famiglia non proprio agiata sia riuscito nell’acquisto del suo primo violino che lo ha portato a coltivare brillantemente la passione per la musica. “Straordinari su straordinari per comprare lo strumento che serviva a consacrare il suo talento, il violino. E’ un’eredità meravigliosa anche solo da guardare, pensi che è passato tra le mani di chi sapeva suonarlo in maniera davvero profonda”.
Un particolare aneddoto su Mino Reitano alla presenza delle figlie Giuseppina e Grazia è poi stato introdotto da Caterina Balivo; la conduttrice ha raccontato come da giovanissimo, trovandosi a Napoli da suo zio, abbia colto al volo l’opportunità di trasferirsi – a soli 14 anni – in Germania per lavorare suonando tra i locali.”Ha fatto una carriera da solista in Germania, i Beatles li ha incontrati nei locali in giro per Amburgo” – ha raccontato Giuseppina – “Facevano serate di tante ore in cui si suona a rotazione ed erano insieme”. Il racconto delle figlie di Mino Reitano si conclude con l’aneddoto di Grazia che ha invece raccontato del primo incontro con la madre Patrizia: “Si conoscono a Porto Recanati, in albergo; la mamma era in vacanza con i genitori. In quei giorni, in concomitanza con il riposo di papà, si incrociano sulle scale; da quel primo sguardo è iniziato qualcosa di inspiegabile e meraviglioso”.