Giuseppina e Grazia, figlie di Mino Reitano, ricordano il loro papà e ripercorrono la sua storia, fittamente intrecciata con il panorama musicale italiano ma anche quello d’oltreoceano. Ospiti del programma L’Ora Solare su Tv2000, ricordano che all’estero “lo consideravano un simbolo dell’Italia, del riscatto sociale di una parte” del nostro Paese. E ne riconoscono ancora oggi l’immenso valore artistico e umano. “Qualche tempo fa papà diceva a noi che ‘sarebbe bello un domani quando non ci sarò più radunare un cimelio’” rivela Giuseppina, un sogno che ora si è concretizzato in un museo e che le ha permesso di “capire che l’eternità c’è e che si può ripercorrere la vita anche quando la vita non c’è più”.
“A me piacciono tutte le canzoni di papà, prima di essere sua figlia sono la sua prima fan” rivela in diretta, ospite a L’Ora Solare. Mentre Grazia ammette di cercare “tra i testi e l’intensità di lettura del canto di papà degli incoraggiamenti, degli incitamenti ad andare avanti”. E ogni volta che ascolta un brano del padre, Mino Reitano, scopre che si tratta di “una canzone diversa, è come leggere tra le righe una risposta a una domanda, ricevere una carezza che in questo momento non puoi avere”. Commosse, le figlie di Mino Reitano ricordano che “ci capita spesso di incontrare persone che quando lo ricordano si mettono a piangere prima ancora di raccontare l’aneddoto, perché era uno di noi, era parte della nostra vita. Era parte della famiglia di tutti”.
Giuseppina e Grazia figlie Mino Reitano: “è partito da solo dopo morte della sorella”
Giuseppina e Grazia, figlie di Mino Reitano, parlano del loro papà come una persona che fuori dall’Italia cercò “una fortuna che potesse consacrare e dare sicurezza alla famiglia” e ricordano che “papà è partito da solo, dopo la morte della sorella” Gianna. Un lutto che l’ha segnato profondamente e che le sue figlie definiscono come “il dramma della nostra famiglia e la cessione del testimone”. Dopo la morte di Gianna, a soli 21 anni a causa della leucemia, Mino Reitano prende infatti il suo posto nel gruppo formato con i suoi fratelli: quello di cantante. E da lì “si è riscattato ed è diventato Mino Reitano”, concludono Grazia e Giuseppina.
Giuseppina Reitano, ospite assieme alla sorella Grazia del programma L’Ora Solare, lancia anche un sentito appello al nostro Paese: “l’Italia spesso è un Paese che non ha riconoscenza e memoria storica, credo sia importante continuare a ricordare personaggi importanti per la cultura nazional popolare” proprio com’è stato Mino Reitano. E lo ricorda anche come un “esempio per le nuove generazioni”, ribadendo “il rispetto che si deve a un uomo e a una carriera del genere”. Perché, come hanno ricordato le sue figlie, Mino Reitano “si occupava sempre degli altri e della famiglia in primis” e “ha fatto tantissima beneficienza nell’ombra”, senza esporsi alla luce dei riflettori se non per cantare ed emozionare con la sua voce e i suoi brani.