Massimo Gramellini, ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, racconta la scoperta delle vere circostanze della morte di sua mamma Giuseppina Pastore. “Nessuno mi ha mai detto la verità sulla morte di mia madre. – ha esordito il celebre scrittore – Mi avevano raccontato che mia madre aveva avuto un infarti e prima di morire si era accesa una sigaretta, una cosa assurda! È stata la mia madrina a raccontarmi tutto, facendomi leggere un articolo, nascosto a casa per anni, che svelava cos’era accaduto.” Giuseppina Pastore soffriva di depressione ed è morta suicida. Una verità che Massimo ha scoperto solo più avanti negli anni e che lo stesso padre gli ha nascosto. (Aggiornamento di Anna Montesano)
Giuseppina Pastore è la madre morta suicida di Massimo Gramellini
“Fai bei sogni” è il libro best-seller scritto da Massimo Gramellini pensando alla tragica storia della madre che si è tolta la vita lanciandosi dal balcone del quinto piano della sua abitazione. “Mia madre era guarita dal suo brutto male, ma soffriva di depressione e il terrore di stare ancora male la portò a levarsi la vita” – ha detto il giornalista che ha confessato – “quando mia madre se ne andò avevo solo nove anni. Presi un fazzoletto a pois ed era diventato il mio feticcio. Era come avere lei”.
Un dolore che non passa mai quello della morte di una madre. Gramellini, infatti, ricordando l’amata mamma ha precisato: “quello è un amore che non puoi sostituire; quel tipo di amore non potrà mai essere rimpiazzato da nessuno e tu devi vivere così, devi superare, devi farcela”.
Massimo Gramellini “Mia madre era guarita dal suo brutto male, ma soffriva di depressione”
La perdita di una mamma è una ferita che non si rimarginerà mai. Lo sa bene Massimo Gramellini che all’età di nove ha dovuto dire addio alla mamma Giuseppina Pastore morta suicida. La donna soffriva di una fortissima depressione da cui sembrava essere uscita. “Mia madre era guarita dal suo brutto male, ma soffriva di depressione e il terrore di stare ancora male la portò a levarsi la vita. La vera perdita la ebbi quando tornò a casa depressa, non mi guardava più e pensavo di sbagliare qualcosa io, mio padre non mi ha mai voluto dire niente e io l’ho scoperto tardissimo” – ha detto lo scrittore che proprio ricordando la mamma ha scritto il libro Fai bei sogni “questo libro per me è stata un liberazione e l’ho scritto per svelare milioni di misteri delle famiglie italiane”.
Il giornalista ha poi ricordato la mamma e la famiglia: “a casa mia si mangiava in silenzio assoluto, guardavamo il Tg1 e non potevamo nemmeno raccontare cosa succedeva a scuola. Dal padre cerchiamo il riconoscimento, ma io con lui non riuscivo a comunicare. Dobbiamo accettare che possa non esserci questo dialogo. Lui era un uomo straordinario, ma all’antica. Quando si vedono i padri di oggi che cercano di compiacere i figli, mi ricordo lui che mi diceva di non essere un mio amico, ma mio padre. Ricordo che quando ero triste per una ragazza lui mi disse solo “Morto un Papa se ne fa un altro”. Era un uomo di questa generazione, erano tosti”.