Didier Reynders, Commissario UE, nei giorni scorsi ha presentato, nel parlamento europeo, il report sullo stato della giustizia in tutti i paesi membri, che avrebbe evidenziato alcune criticità. Parlandone con Repubblica, infatti, il Commissario ha sottolineato che “bisogna fare attenzione agli estremismi. I partiti democratici devono difendere i valori dell’Unione” e ci ha tenuto a lanciare un appello affinché si presti attenzione tanto ai radicalismi di destra, che a quelli di sinistra.



“Se si guarda al Piano di ripresa e resilienza in Italia”, continua Reynders passando al nostro caso specifico, “vediamo che ci sono enormi riforme. Il Piano è dedicato all’Italia e per ottenere i pagamenti bisogna realizzarlo. La combinazione tra il Report sullo Stato di diritto e gli strumenti di bilancio è importante. Non si tratta solo di raccomandazioni, ma di pietre miliari nel piano di ripresa”. Andando oltre sostiene che “l’anno scorso, con la riforma Cartabia, abbiamo visto un ottimo ritorno” sottolineando che “sull’efficienza del sistema giudiziario ci sono alcuni effetti positivi”. Secondo Reynders, però, “è necessario continuare in questa direzione”.



Reynders: “Segnali preoccupanti sulla giustizia in Europa”

“Sono preoccupato per l’evoluzione che stanno subendo molti Stati membri”, spiega Reynders nella sua intervista, passando oltre al caso italiano, “si vede sempre una crescente influenza dell’estrema sinistra e dell’estrema destra” e sottolinea l’importanza per “i partiti di centrodestra e di centrosinistra [di] concordare i valori comuni che sono alla base dell’Unione per evitare questa deriva” dannosa.

Reynders, spiegando il suo ragionamento, cita l’esempio della Polonia e dell’Ungheria, per le quali “è evidente che debbano attuare pienamente le raccomandazioni” europee sulla giustizia. Parlando dell’Italia, invece, sottolinea che “mi arrivano messaggi in relazione a certe evoluzioni in corso contro le comunità Lgbt” e cita l’esempio della mancata registrazione dei bambini con genitori dello stesso sesso, ma sulla quale, positivamente, “non abbiamo visto fino ad ora decisioni governative”. Chiudendo, Reynders ha espresso preoccupazione anche per l’abolizione dei reati di abuso d’ufficio e di traffico di influenze, dei quali, tuttavia, “ne ho già discusso con il ministro Nordio“.