COSA HA DETTO GALLI DELLA LOGGIA SULLA GUERRA IN MEDIO ORIENTE
Di guerre “giuste” non ce ne sono, eppure per il docente ed editorialista Ernesto Galli della Loggia ve ne sono alcune che al netto de disastri umanitari che provocano, sono in qualche modo “inevitabili”. Addirittura «uccidere innocenti» in questa dinamica è un sacrificio che si può “tollerare”. Sono parole fortissime, quasi scioccanti, quelle scritte nell’editoriale del 6 novembre sul “Corriere della Sera” dall’intellettuale e storico 81enne. «Ben pochi si ricordano della nostra storia, ovvero del rapporto stretto che questa storia ha fondato tra le armi e la democrazia, tra la guerra e la nascita stessa dei regimi democratici nel nostro continente».
Dalle due Guerre Mondiali alla Guerra Fredda, le inutili stragi nel passato hanno portato l’ordinamento internazionale di oggi, ora nuovamente a rischio con il doppio conflitto in Ucraina e in Medio Oriente: solo da un tale nodo – ovvero l’esito della Seconda Guerra Mondiale e gli sconvolgimenti della Guerra Fredda – per Galli della Loggia «è nata la democrazia europea che conosciamo da decenni». Per questo motivo chi parla oggi, come allora, di guerra che è male intrinseco, secondo il docente è in errore: «a volte non c’è che la guerra capace di evitare un male ancora maggiore».
CIVILI INNOCENTI UCCISI E NASCITA DELL’EUROPA: IL PARAGONE CHOC DI GALLI DELLA LOGGIA
Il ragionamento di Galli della Loggia che così tante polemiche sta sollevando nel mondo culturale e politico italiano, è brutale quanto netto: «A volte evitare la perdita della libertà, sottrarsi ad una vita in schiavitù, alla prospettiva di veder sterminato il proprio popolo e la propria cultura è possibile sono affrontando il pericolo di morire e il rischio di uccidere». Ammazzare, aggiunge l’editorialista sul “Corriere”, «anche civili innocenti, anche donne, vecchi e bambini». Una disperazione che dunque può arrivare a giustificare anche i “mezzi più discutibili”.
Sebbene Ernesto Galli della Loggia riconosca che atti come quelli compiuti oggi contro i civili di Gaza nella guerra tra Israele e Hamas sono «crimini di guerra», non va dimenticato che atti del genere furono commessi anche nella Seconda guerra mondiale dagli alleati, «senza la cui vittoria, non ci sarebbe oggi la democrazia in Europa». La guerra è spesso inumana e disumana eppure, nel caso della Seconda Guerra mondiale (e non solo) portò all’origine della democrazia di oggi in Europa che ha eliminato l’elemento terroristico ideologico al suo interno: «bisogna saperlo e non dimenticarlo. Per assolvere allora tutti e tutto? Certamente no. Piuttosto per convincerci che la vita dei popoli e delle nazioni, la politica, la storia, sono cose maledettamente serie e molto spesso tragiche», aggiunge Galli della Loggia ben consapevole che la sua posizione choc rischia di far perdere l’obiettivo del suo monito (comunque controverso, ndr). Per raggiungere il bene ci si può servire «di mezzi più discutibili», contro i «facili moralismi declamati seduti alla scrivania del proprio studio e gli slogan gratificanti gridati nei cortei».