Si definisce una rocker Giusy Ferreri, o meglio, lo fa parlando della lei del passato. Il Primo Maggio, sul palco di Roma per il concertone, la cantante salirà con i Bloom, la sua nuova band. Parlando del suo nuovo progetto a La Stampa, spiega: “I Bloom sono Max Zanotti al basso, Roberta Raschellà alla chitarra e Alessandro Ducoli alla batteria. Io qui sono solo la cantante di una band e non sapete quanto mi trovi bene”. Giusy racconta di aver voluto far parte del gruppo per una questione liberatoria, “per poter scrivere quello che volevo senza dover seguire le regole del marketing o avere sulla testa la mannaia del cosa funziona e cosa no”.
Dal 1998 al 2008, Giusy Ferreri ha fatto la cassiera in un supermercato di Corbetta e la sera andava in giro con il suo gruppo. “La band non funzionò e a 28 anni avevo perso quasi tutte le aspettative quando arrivò X Factor nel 2008”. In quel momento, al talent show, arrivò seconda con Non ti scordar mai di me e lì le cose cambiarono. Negli anni successivi, le hit come Roma-Bangkok con BabyK o Amore e capoeria sono state “bombe estive, ma avrei preferito che oltre a fare l’ospite, accadesse qualcosa più importante anche economicamente… Invece, tanta gloria ma poca sostanza” spiega ancora.
Giusy Ferreri: “Beatrice la mia lezione di vita”
Negli anni, con il successo, per Giusy Ferreri sono arrivate anche cosa belle come le “collaborazioni con Takagi e Keta, Tiziano Ferro che ha prodotto il primo disco, così come è stato bellissimo con BabyK” spiega. Tanti, però, anche i momenti brutti: “Sono stati parecchi. Come le piccole e sottili guerre che ho dovuto combattere per salire sul palco dell’Ariston a Sanremo le quattro volte che ci sono stata. Talvolta le esigenze discografiche non collimano con quelle dell’artista, spesso ‘loro’ vedono altro in te. Sul mio ultimo Sanremo non posso fare nomi e cognomi ma c’è stata gente che mi ha remato contro e addirittura un signore dell’etichetta mi ha detto che non gliene fregava niente a nessuno che uscisse un album di Giusy Ferreri”.
“Qui siamo solo prodotti e non esseri umani” urla la cantante dei Bloom. “Nei miei confronti c’è stato dell’ostracismo e questa è una ferita aperta”. Nel frattempo, però, Giusy è anche diventata mamma: “Beatrice è stata una grande lezione di vita che mi ha fatto mettere la testa sulle spalle. Artisticamente sto facendo delle scelte grazie a lei, che ha sette anni ma le idee chiarissime sulla musica della mamma”.