È Glenn Close l’ospite internazionale di questa puntata di Che tempo che fa, il talk show condotto da Fabio Fazio in onda oggi in prima serata su Rai3. Dopo il successo ottenuto nei panni di Crudelia Demon, la Close torna a recitare in Swan Song, film drammatico prodotto da Apple Studios possibile candidato nella corsa agli Oscar. Nella pellicola, la Close veste i panni del capo di un gruppo di scienziati, protagonista di un dramma futuristico in cui ci si chiede fino a che punto una persona possa sacrificarsi pur di rendere più felice la vita dei suoi cari. Un ruolo di carattere, insomma, che arriva dopo la sua consacrazione a stella del cinema ottenuta grazie al ruolo di antagonista nella serie di film La carica dei 101. Nell’immaginario collettivo, Glenn presta il volto alla cattiva per eccellenza, ma ciò non le ha impedito di fare strada nel mondo dello spettacolo sfruttando al contrario la sua bravura.
Glenn Close: 7 candidature, ma niente Oscar
Da sempre, Glenn Close è considerata una delle attrici più versatili e dunque prolifiche dell’universo hollywoodiano. Pur vantando ben 7 candidature agli Oscar come miglior attrice ‘protagonista’ e non, la Close non ne ha mai vinto uno. Queste le sue dichiarazioni poco prima della cerimonia del 2019, che l’ha vista concorrere ancora una volta per The Wife – Vivere nell’ombra: “Non nego che aggiungere un Oscar al mio carnet mi farebbe piacere, sarei un’ipocrita e una bugiarda se dicessi il contrario. Ma alla mia veneranda età non voglio farmi prendere la mano dalle ambizioni, dalla smania di venir riconosciuta, premiata, adulata. Ma penso anche a Joan di The Wife, vede il marito adulato ai Nobel, la fedeltà alla causa sarà il perno su cui fa leva la forza del carattere del personaggio. Io comunque ho avuto tutto il successo che potevo ottenere, una splendida carriera, tanti meravigliosi ruoli, un lavoro che amo”.
Glenn Close parla del suo ultimo ruolo
Pur avendo interpretato Joan, moglie di uno scrittore acclamato (Jonathan Pryce) e spinta all’abnegazione dalla fama di quest’ultimo, Glenn Close sembra avere posizioni moderate in fatto di ‘femminismo’. “Capisco quelle donne che hanno dedicato tutte se stesse ai loro compagni rinunciando a realizzarsi”, si legge nelle dichiarazioni riportate da Repubblica due anni fa, ove specifica: “È praticamente quello che fece mia madre, è quello che si faceva allora. E ricordo l’epoca in cui una donna o si sposava o diventava insegnante, infermiera o segretaria. Questo sacrificio, questa abnegazione è qualcosa che capisco e che volevo esplorare attraverso il personaggio”. Nessuna ribellione, dunque, anche se Glenn riconosce che una donna possa fare anche carriera, se lo desidera. Solo concilia democraticamente due modi diversi di pensarla, a margine dell’uscita di un film che – all’epoca – contribuì in maniera importante ad alimentare il dibattito.