Tra due giorni arriverà nelle sale italiane il film L’esorcista del Papa di Julius Avery, con protagonista Russell Crowe. Distribuito nelle sale da Sony, il lungometraggio è ispirato ai veri scritti di Padre Gabriele Amorth e racconta la storia di Padre Amorth che, indagando sulla terrificante possessione di un ragazzo, finirà per scoprire una cospirazione secolare che il Vaticano ha disperatamente cercato di tenere nascosta. Ma il film non è piaciuto particolarmente agli esorcisti vaticani…
L’associazione internazionale degli esorcisti ha criticato aspramente l’horror di Avery dopo aver visto il trailer. “È inattendibile cinema splatter”, la prima reazione degli esperti. In particolare, a mandare su tutte le furie è l’approccio “anticonformista” del protagonista prima di affrontare una drammatica battaglia spirituale con un bambino maledetto.
Gli esorcisti vaticani contro il film su Padre Amorth
L’associazione internazionale degli esorcisti (IAE) ha definito il titolo del film “pretenzioso” e ha affermato che la sua trama cospirativa in stile Codice da Vinci pone “dubbi inaccettabili” su cui sia il vero nemico tra il diavolo e il potere ecclesiastico. Morto nel 2016, Padre Amorth ha contribuito a fondare l’IAE , che dal 2014 gode del “timbro” ufficiale di approvazione per le sue attività: “Il risultato finale è infondere la convinzione che l’esorcismo sia un fenomeno anormale, mostruoso e spaventoso, il cui unico protagonista è il diavolo, le cui reazioni violente possono essere affrontate con grande difficoltà. E’ l’esatto opposto di quanto avviene nell’ambito degli esorcismi celebrati nella Chiesa cattolica in obbedienza alle direttive da essa impartite”.
Non si tratta del primo episodio di polemiche tra esorcismo e cinema. Il film L’esorcista di Friedkin fu tacciato di “pornografia spirituale”, con tanto di accusa di aver sensazionalizzato il cristianesimo. Di parere diverso Padre Amortgh, felice per la vetrina di visibilità dedicata alla lotta contro Satana e per la realizzazione della dicotomia tra bene e male.