Si parla di ageotipi stamane negli studi di uno Mattina, ovvero, dell’invecchiamento degli organi. In studio il professore Moschetta dell’università di Bari, che ha spiegato: “Una nuova ricerca ha definito un invecchiamento di tipo diverso dei nostri organi, ce ne sono 4 che possono dirci in particolare qualcosa del nostro organismo, leggasi il sistema immunitario, fegato, reni e metabolismo che è la casa madre. L’invecchiamento parte da 20/30 anni, noi iniziamo ad invecchiare da giovani, il primo dato da sottolineare. Ci sono organi diversi, l’organismo è unico ma ad esempio l’invecchiamento della pelle e della mucosa dell’intestino è normale, l’invecchiamento del fegato quasi non esiste visto che è un organo già maturo, quindi invecchiare non è sempre un dato negativo, dobbiamo sapere come predirlo”.
Il professor Franceschi dell’università di Bologna ha quindi preso la parola: “Abbiamo studiato più di 4mila persone da 20 a 45 anni e gli abbiamo buttato sopra 400 marcatori di fegato, polmone, reni, abbiamo guardato la faccia, l’encefalogramma ecc ecc, abbiamo dimostrato che ogni organo e apparato invecchia in modo indipendente e in ogni persona c’è un organo o un apparato che invecchia più degli altri. L’organo più vecchio ha più possibilità di sviluppare una patologia, quindi abbiamo gettato le basi per una medicina preventiva, ecco perchè noi dobbiamo studiare adulti e giovani e prevenire l’invecchiamento dell’organo”.
INVECCHIAMENTO DEGLI ORGANI: “BISOGNERA’ FARE STUDI LONGITUDINALI”
Come facciamo a predire l’invecchiamento degli organi? “Bisogna mettere dei marcatori, ma adesso dobbiamo fare degli studi longitudinali, quindi esaminare le persone a distanza di anni, e inoltre bisognerà cominciare presto, fin da quando sei giovane, a mettere in moto stili di vita per fermare l’invecchiamento dell’organo più accelerato. I geriatri devono studiare le persone adulte, stiamo rivoluzionando la medicina. Il problema è il costo di questi studi”.
Di nuovo il prof Moschetta che si è fermato sul sistema immunitario: “Può invecchiare soprattutto in relazione all’energia che gli diamo, chi dà la benzina alle cellule per combattere una infiammazione, senza benzina non si muove nulla”. Il professor Franceschi ha concluso: “Oggi dobbiamo pensare di fare prevenzione molto prima con questi ageotipi. Bisogna trovare pochi marcatori molto informativi che costino poco perchè se no rimane un’analisi solo dei ricchi”.