Ampio spazio agli Stadio nella puntata di questa sera di Techetechetè. La band composta da Gaetano Curreri, voce e tastiera, Giovanni Pezzoli alla batteria, Roberto Drovandi al basso e Andrea Fornili alla chitarra, è sotto i riflettori del programma televisivo di Raiuno. Una rivisitazione impreziosita da filmati d’epoca e vari contributi, con le canzoni più belle e più amate dal pubblico. Gli Stadio, ricordiamo, hanno mosso i loro primi passi nel corso degli anni settanta, sotto l’ala protettiva di Lucio Dalla. Nasce una collaborazione interessante, che porta direttamente alle prime proposte ovvero Grande figlio di puttana e Chi te l’ha detto. Tra le canzoni più amate come non menzionare il brano Sorprendimi, contenuto nell’album Occhi negli occhi del 2002. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
Gli Stadio a Techetechetè
Ci sono anche gli Stadio, la band capitanata da Gaetano Curreri, nella puntata di oggi, venerdì 24 luglio 2020, di Techetechetè. Il programma cult di Raiuno è pronto a celebrare con una serie di video frammenti e filmati d’epoca il gruppo musicale nato nel 1977 a Bologna e composto attualmente da Gaetano Curreri voce e tastiera, Giovanni Pezzoli alla batteria, Roberto Drovandi al basso e Andrea Fornili alla chitarra. Un successo straordinario quello della band bolognese che ha debuttato nel 1977 nel panorama musicale italiano e che ad oggi conta 26 album di cui 15 registrati in studio, 3 album live e 8 raccolte di successi. Una discografia importante quella degli Stadio che in 43 anni di carriera hanno inanellato un successo dietro l’altro: da “Sorprendimi” a “Un disperato bisogno d’amore”, da “Ballando al buio” a “Dammi cinque minuti” fino alla più recente “Un giorno mi dirai” con cui hanno trionfato al Festival di Sanremo del 2016 trionfando nella categoria Big, ma anche nella speciale “gara” dedicata alle cover. Non solo sempre quell’anno a Sanremo la band ha ricevuto anche il Premio per la miglior musica “Giancarlo Bigazzi” e il Premio della Sala Stampa “Lucio Dalla”. Il leader Gaetano Curreri, intervistato da La Repubblica (data 16 settembre 2019) parlando proprio delle canzoni degli Stadio a cui è più legato ha detto: “non ho dubbi, è Chiedi chi erano i Beatles, che ho scritto con Roberto Roversi. Sempre quella. C’è un uomo grande in quella canzone, Roberto Roversi, una persona molto viva in questa città che è Bologna e nella cultura della canzone d’autore. Quando scriveva un testo, una poesia, sapeva che le parole avevano un valore, ogni singola parola. Tutte le volte che canto quella canzone mi si riempie il cuore”.
Gli Stadio, Gaetano Curreri: “una gloria da stronzi”
Il successo degli Stadio è indubbiamente legato a Gaetano Curreri, voce e anima della band che durante la sua straordinaria carriera oltre a scrivere per la sua band ha siglato anche una importante collaborazione con Vasco Rossi. Non solo, Curreri ha scritto per grandi artisti del calibro di Lucio Dalla, Loredana Bertè, collaborazioni su cui ha detto: “mi hanno dato una visibilità e un onorificenza”. Parlando poi della carriera con gli Stadio, Curreri ha detto: “la gente ama le nostre canzoni ed è incredibilmente emozionante sentirli cantare con noi tutte le sere, sono momenti talmente carichi di vita che non saprei cosa fare senza”. Un successo, quello degli Stadio, che prosegue da 43 anni al punto che Curreri parla di un “superpotere” precisando: “un mio amico direbbe ‘una gloria da stronzi’ piuttosto. Scherzi a parte è ovviamente una cosa incredibile quando quello che scrivi diventa parte della vita della gente. È la magia della canzone e si rinnova ogni volta”. Infine parlando dell’ultimo live “Stadio Mobile Live 4.0” in cui la band ha portato in giro per l’Italia le canzoni più amate dal pubblico, Curreri parlando della sua band ha detto: “non seguiamo le tendenze, non scimmiottiamo nessuno, cerchiamo di fare le nostre cose con passione e onestà. E il bello è che anche il pubblico più giovane ci segue, o gli artisti delle nuove generazioni”.