Le aziende agricole statunitensi importano sempre più fertilizzanti russi, finanziando in maniera diretta la guerra della Russia contro l’Ucraina. A dichiararlo è stato il produttore statunitense CF Industries. Gli Stati Uniti non hanno imposto sanzioni dirette sui fertilizzanti russi, nonostante lo abbiano fatto invece nei confronti di altri prodotti. Solo pochi giorni fa il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha emesso infatti nuove sanzioni su altri obiettivi russi ma non sui prodotti fertilizzanti.
“Ciò che è piuttosto scioccante è che ci si è concentrati sul non finanziare la macchina da guerra russa e sul non acquistare il gas russo. Eppure, gli Stati Uniti hanno le braccia spalancate per acquistare urea e UAN (nitrato di ammonio di urea) provenienti dalla Russia, che in effetti è solo gas naturale convertito (in fertilizzante)” ha affermato l’Amministratore Delegato di CF, Tony Will, come spiega Reuters.
La Casa Bianca non risponde alle accuse
Secondo Tony Will, delegato di CF Industries, gli Stati Uniti da un lato condannano la guerra e la Russia con innumerevoli sanzioni mentre dall’altro aiutano proprio l’economia del Cremlino acquistando da loro alcuni fertilizzanti che vengono poi utilizzati dalle azienda agricole del Paese. A lanciare l’allarme è stata proprio l’azienda CF, che ha sede in Illinois ed è uno dei maggiori produttori di fertilizzanti azotati al mondo. Nonostante sia statunitense, l’azienda si trova a competere con le importazioni russe.
Tra i fertilizzanti più importati dalla Russia ci sarebbe quello azotato che si ottiene dal gas natural. Come affermato dal portavoce dell’azienda, Chris Close, CF non importa fertilizzanti russi. I responsabili dell’azienda non hanno chiarito se stiano chiedendo o meno agli Stati Uniti di sanzionare il fertilizzante russo: quel che è certo è che hanno reso pubblica l’incongruenza tutta statunitense. Intanto dalla Casa Bianca non è arrivato alcun commento in merito alla questione: né smentite né conferme, dunque.