Una truffa sentimentale con un epilogo tragico: si potrebbe sintetizzare così la storia di Gloria Rosboch e perché è stata uccisa otto anni fa da un ex studente con la complicità del suo compagno. L’insegnante di francese di Castellamonte (Torino), oggi al centro della puntata di Crimini Italiani su Nove, aveva 49 anni all’epoca dei fatti e viveva nell’abitazione degli anziani genitori, che si allarmarono quando non ebbero più notizia di lei: era il 13 gennaio 2016, giorno della sua scomparsa, mentre poco più di un mese dopo, il 19 febbraio, venne ritrovata cadavere, in una vasca di scolo di Rivara.



Durante le indagini emerse che il settembre prima la donna aveva sporto denuncia per truffa nei confronti di Gabriele Defilippi, il quale le aveva promesso un sogno d’amore salvo poi sottrarle ben 187mila euro, i risparmi di una vita della famiglia che si è ritrovata in poche settimane a passare dalla speranza di ritrovare la figlia al dolore per l’atroce omicidio. Col padre Ettore condivideva la passione per il calcio, infatti vedevano insieme le partite in tv, inoltre Gloria Rosboch è stata descritta come una donna riservata, lontana dalla vita mondana, senza frequentazioni assidue fuori dalla famiglia, con qualche amica con cui si confidava. Pur essendo istruita e di estrazione borghese, è caduta nella trappola affettiva.



PERCHÉ GLORIA ROSBOCH È STATA UCCISA? IL MOVENTE

Perché Gloria Rosboch è stat uccisa? La donna ha pagato con la sua vita l’illusione di una vita nuova al fianco del giovane, a cui poi avrebbe chiesto la somma data indietro dopo aver cominciato a nutrire sospetti sulla genuinità dei sentimenti: questo il movente dell’omicidio emerso dalle indagini e dalle carte processuali. La criminologa Ursula Franco negli anni scorsi al Giornale ha spiegato che Gabriele Defilippi aveva ricattato altre donne prima di truffare Gloria Rosboch, adescandole su internet: le seduceva e ricattava, obbligandole a mandargli soldi per non diffondere le foto dei loro rapporti sessuali.



È emerso anche che i genitori di Gloria Rosboch non vedevano di buon occhio Gabriele Defilippi proprio perché nel 2014 l’aveva convinta a investire i risparmi della famiglia in una società immobiliare, sparendo poi nel nulla, per questo non riferì ai genitori che stava uscendo per incontrarlo. Inoltre, era sicura che il suo ex studente non l’aveva ingannata, dunque non poteva sospettare che quel 13 gennaio 2016 sarebbe stata uccisa.

GLORIA ROSBOCH, DAL SOGNO D’AMORE ALLA TRAGICA FINE

Gloria Rosboch si è fidata fino alla fine di Gabriele Defilippi, anche quando la fece salire in auto, alla cui guida c’era il complice che si era finto un avvocato. Lei parlava senza accorgersi che si erano inoltrati in un bosco, dove poi è stata uccisa, strangolata con una corda. La fiducia che la donna nutriva per colui che le ha tolto la vita traspare anche dalla querela che aveva sporto nel 2015 per i soldi mai restituiti.

Alle forze dell’ordine parlò del rapporto stretto, nonostante la differenza di età, della promessa di un futuro insieme in Costa Azzurra che le aveva fatto una sera che uscirono a cena insieme, della vita magnifica che lui le aveva prospettato. Ma proprio quella querela aprì nuovi scenari sul delitto e il movente: di fatto, una truffa sentimentale è stata la condanna a una fine crudele e assurda per Gloria Rosboch. Un sogno d’amore che si è rivelato purtroppo letale per l’insegnante.