Il delitto di Gloria Rosboch è una delle pagine più tragiche della nostra Italia. Ancora oggi sconvolge sapere che l’insegnante di Castellamonte, nel Canavese, abbia perso la vita a causa di una truffa da 187 mila da parte dell’ex studente Gabriele DeFilippi. Sarà infatti la mano del giovane, all’epoca ventenne, a porre fine ai giorni di Gloria. Anche se il corpo della donna, ricorda La Stampa, verrà ritrovato solo oltre un mese dalla sua scomparsa. Gettato in un pozzo a pochi chilometri da dove la Rosboch viveva con i genitori. Le indagini si concentrano subito su Gabriele e sull’amante Roberto Obert: sarà lui a rivelare alle autorità della truffa messa in atto dal ragazzo ai danni dell’insegnante, il movente del suo omicidio. Gabriele confesserà tutto dopo un interrogatorio durato diverse ore, ma punterà il dito contro Obert. “È stato Gabriele“, risponderà invece l’uomo, “ho cercato di fermarlo, ma non ci sono riuscito“. Le indagini però porteranno alla luce un’altra verità: Gloria è stata attirata da Obert e Gabriele con una scusa, fatta salire sull’auto del primo. Forse con la promessa di ridarle i risparmi di una vita e invece uccisa, strangolata con un foulard. Ed è proprio su quest’ultimo particolare che il mistero diventerà sempre più fitto: sia Defilippi che Obert si accuseranno a vicenda di essere i veri esecutori dell’omicidio. Stasera se ne tornerà a parlare su Rai 3 in Un giorno in pretura.



Gloria Rosboch, “Un omicidio barbaro studiato nei minimi dettagli”

Quello di Gloria Rosboch è stato un “omicidio barbaro e cinico studiato nei minimi dettagli”: queste le parole usate dalla Corte di Cassazione che appena l’anno scorso ha confermato le condanne a 30 anni per Gabriele De Filippi e a poco più di 18 per Roberto Obert. Oggi, domenica 10 maggio 2020, Un giorno in pretura si concentrerà sul caso di Gloria Rosboch, dalla scomparsa fino alla tragica conclusione. Per un lungo periodo di tempo, gli inquirenti si sono concentrati sui soldi che Gabriele ha ottenuto con l’inganno dalla vittima. Le aveva promesso una vita insieme all’estero e lei, alla ricerca di un folle amore, si era convinta di poter realizzare davvero quel sogno insieme. “Gloria era ancora viva e si lamentava quando io e Obert l’abbiamo gettata nell’acqua”, ha detto Defilippi agli inquirenti durante la sua confessione, ricorda Huffington Post, “Dopo averla uccisa abbiamo raccolto in un sacco tutte le sue cose e siamo andati a gettarle in giro per Torino”. Ha attribuito però ogni responsabilità a Obert, a suo dire il vero autore del delitto: “L’abbiamo strangolata in auto e poi gettata via. Io non volevo, è stato lui”. Obert invece dirà l’esatto contrario, fino a quanto le autorità non hanno stabilito che Defilippi aveva mentito e che il suo ruolo nel delitto ha avuto un peso maggiore rispetto a quello del complice.

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