La morte di Gloria Rosboch è stata agghiacciante: l’autopsia ha confermato quattro anni fa che la professoressa di Castellamonte è stata strangolata. Uno dei suoi assassini, Gabriele Defilippi, ha riferito invece agli inquirenti che Gloria sarebbe stata gettata nella cisterna quando era ancora viva, dopo essere stata spogliata dei suoi abiti. Una versione tuttavia mai confermata dagli esami del medico legale, che hanno stabilito come la professoressa fosse già morta prima di essere gettata nel pozzo a breve distanza da casa. Oggi, domenica 17 2020, Un giorno in pretura si occuperà ancora del caso di Gloria Rosboch grazie agli estratti del processo a carico dei due imputati, Defilippi e Roberto Obert. Il caso giudiziario è stato chiuso solo nel dicembre dell’anno scorso, quando la Cassazione ha confermato le due condanne già previste per i due imputati: 30 anni per Defilippi e 18 e nove mesi per Obert. Scagionata invece la madre di Gabriele, Caterina Abbattista, al centro della puntata del programma. In questa seconda parte, sarà lei a finire sotto ai riflettori della giustizia italiana per via del suo presunto coinvolgimento nel delitto di Gloria.
Gloria Rosboch, la vita dei genitori Ettore e Marisa Mores
Gloria Rosboch ha riempito la vita dei genitori Ettore Rosboch e Marisa Mores. Figlia devota, la professoressa non ha mai lasciato la loro casa e ha preferito sempre prendersene cura di persona. Anche per questo la sua assenza è diventata sempre più pesante per i genitori. “La cosa più sconvolgente? Recarmi a messa il sabato pomeriggio. Guardare accanto a me e vedere il posto di Gloria vuoto”, ha detto tempo fa mamma Marisa a La Sentinella del Canavese, “certo, sento la sua presenza e tutti mi dicono che dal Paradiso ci guarda e ci starà vicina per sempre. Ma questa casa senza di lei è vuota, le nostre vite senza Gloria sono appassite”. Mamma Marisa ha sempre saputo tutto. Per questo non si è illusa che la figlia fosse ancora viva quando gli investigatori le hanno riferito che la professoressa era stata trovata. “Sapevo che Gloria era morta”, ha aggiunto, “e sapevo che ad ucciderla era stato Gabriele [Defilippi, ndr]. Immaginavo che le avesse sparato con quella pistola che Gloria mi disse di avergli visto maneggiare”. La madre di Gloria non ha mai creduto alla fuga, una pista ritenuta valida in fase iniziale dagli inquirenti. “Mia figlia non lo avrebbe mai fatto e mai ho creduto all’ipotesi del suicidio: Gloria era molto religiosa e la vita per lei era sacra”.