Glory è una mamma coraggiosa, che ha deciso di fatto di sacrificarsi per far venire al mondo la sua primogenita. La protagonista di questa vicenda giunge da Treviso, ed è una donna di origini nigeriane arrivata in Italia nel 2011 con un carico di speranze ed entusiasmo. Voleva farsi una nuova vita lontano dal paese d’origine, trovare lavoro, un marito e metter su famiglia: ci è riuscita, ma sul più bello ha dovuto gettare la spugna. Dopo un precedente aborto che l’aveva profondamente segnata, Glory, come ricorda l’edizione online del Corriere, era riuscita a rimanere nuovamente incinta. Lacrime di gioia ma un mese dopo arriva la tremenda diagnosi, come un pugno in pancia dolorissimo: Glory ha un tumore al seno. La giovane donna africana, morta domenica scorsa a soli 29 anni, non ci ha pensato due volte, decidendo dopo aver ascoltato i medici di posticipare i trattamenti anti-tumorali che sarebbero stati troppo invasivi per il piccolo.



TREVISO, RITARDA LA CHEMIO PER IL PARTO: MUORE A 29 ANNI

«Ho fede – raccontava la ragazza – io sto male ma la bambina è sana, non voglio abortire per sostenere cure più impegnative». Sottoporsi ad una chemioterapia avrebbe infatti potuto avere gravi conseguenze sulla gravidanza, e la giovane madre non se l’è sentita di sostenere un nuovo doloroso aborto. «Era una mamma splendida, solare, parlava del futuro, era piena di entusiasmo. Cantava sempre alla nostra bambina. A tutti diceva che stava bene, per non preoccupare i familiari lontani, la malattia era una cosa di cui voleva occuparsi solo lei», ricorda il marito, Samuele Nascimben. I medici dell’ospedale di Treviso Ca’ Foncello, aveva iniziato il trattamento a dosaggio inferiore a partire dal mese di febbraio, quindi a maggio, quando è nata la piccola Greta, è cominciata la terapia più forte. Il tumore si era purtroppo già esteso ad altre parti del corpo, e per la coraggiosa Glory non vi è stato più nulla da fare. Ma la 29enne nigeriana è morta in pace, contenta di essersi goduta seppur per pochi mesi, il sorriso della sua piccola.

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