Cristiano Ronaldo? Leo Messi? Niente affatto, la Champions League post-lockdown ha avuto finora un assoluto protagonista. Ovvero Serge Gnabry, ala del Bayern Monaco che si è appena guadagnato la qualificazione all’undicesima finale della sua storia nella massima competizione continentale. I due pluri-Palloni d’Oro sono usciti di scena, il Barcellona della “Pulce” argentina proprio per mano del Bayern, e non hanno certo mantenuto la media di Gnabry in questa edizione della Champions: un gol a partita, 9 incontri disputati e 9 reti, le ultime due al Lione eliminato in semifinale grazie a una sua doppietta e a una rete di Robert Lewandowski, che pure ha perso la Scarpa d’Oro sul filo di lana a favore del laziale Ciro Immobile. Un punto fermo del Bayern ma anche della Nazionale tedesca, Gnabry: il suo esordio una folgorazione, l’11 novembre 2017 la Germania travolge San Marino sotto la pioggia a Serravalle, vince 0-8 e lui segna tre gol, giovane stella del Werder Brema: è la partita che convince il Bayern a puntare su di lui, sfruttando una clausola rescissoria da 8 milioni di euro. Un vero affare.
GNABRY, INGHILTERRA E RITORNO
Classe 1995 nato a Stoccarda, Serge Gnabry è cresciuto nelle giovanili del club della sua città natale per poi andare in Inghilterra: a soli 17 anni gioca già in Premier League nell’Arsenal, ma la carriera oltremanica non decolla, nonostante un tentativo in prestito al West Bromwich Albion. Sarà il ritorno in Germania, appunto al Werder Brema, a cambiare le carte in tavola. Giovanissima ala, a 21 anni è già in doppia cifra in Bundesliga e arriva quindi la Nazionale. Dove finora ha collezionato 11 presenze giocando la sua migliore partita proprio nell’ultimo match disputato con la Nationalmannschaft: tre gol il 19 novembre scorso all’Irlanda del Nord, nelle qualificazioni a Euro 2020, nel frattempo rinviato di un anno per l’emergenza coronavirus. Gnabry si è presentato in grande spolvero in Champions League dopo il lockdown, le sue capacità di abbinare velocità a quella di produrre assist e gol stellari come quello segnato al Lione lo rende ormai tra i migliori giocatori in Europa. E in vista della finale contro il Paris Saint Germain è ormai atteso, come protagonista, al pari di Neymar.