Il portavoce del Cremlino Dmitri Pescov ha affermato che non sono state prese in alcun modo decisioni per il pagamento in rubli da parte di alcuni paesi per l’acquisto del gnl russo.

Gnl Russia: l’ipotesi della Gazprom

L’ipotesi era di trasferire le vendite della materia prima in un nuovo accordo con il pagamento in rubli. Si trattava di un’ipotesi di nuovo accordo che la Gazprom avrebbe potuto prendere con i paesi che si servono ancora dalla Russia per l’acquisto di gas e, poiché il Cremlino ha richiesto il pagamento in rubli del gas in stato gassoso che transita attraverso il gasdotto Nord stream, Gazprom avrebbe potuto richiedere il pagamento in rubli anche per le forniture di gas liquefatto.



Si è trattato di un rumors che però ha messo in crisi tutti gli altri stati e che probabilmente è oggetto di timori giustificatissimi a livello internazionale vista anche l’attuale situazione di riduzione dell’import sul greggio a causa del conflitto che ha interessato la Libia che oggi soffoca nella morsa dell’inflazione, e dello sciopero voluto dai lavoratori delle piattaforme di estrazione di greggio in Norvegia.



Gnl Russia: i costi esorbitanti che l’Europa deve sostenere

Attualmente il record trimestrale per il gas europeo supera i 171 per megawatt/ora sul contratto relativo al mese di agosto ed è quindi in costante aumento. Nonostante gli stoccaggi italiani siano fermi ancora al 51,4%, l’incremento dei prezzi rischia di rallentare enormemente l’approvvigionamento delle materie prime energetiche su cui si basa il piano di sostegno che dovrebbe consentire al bel paese di resistere almeno fino al gennaio 2023.

Tuttavia la situazione per l’Europa è ancora più delicata di ieri perché la Russia ha tagliato completamente le forniture ai paesi bassi, alla Danimarca e ha dimezzato le forniture alla Germania e all’Italia.



Anche l’Austria aveva registrato una diminuzione di produzione di petrolio e gas ma il gruppo integrato di OMV, ha affermato che la carenza di gas russo è scesa al 40% dal precedente 50%.

Anche la Germania adesso sta cercando di salvare il gruppo Uniper SE se che sostituisce il gas russo contratto con il gas del mercato spot e attualmente è in preda alle perdite per questo ha chiesto al governo un sostegno per miliardi di euro.