Willy Gnonto è uno dei protagonisti dell’ultimo raduno della Nazionale azzurra. Il giovane attaccante del Zurigo è stato convocato da Roberto Mancini, rendendosi protagonista e andando anche in gol contro la Germania. Al Corriere della Sera, il giovane ha raccontato proprio la sconfitta contro i tedeschi ma non soltanto: “Non è questione di Gnonto o di non so chi altro. I tedeschi sono stati superiori in tutti gli aspetti, sono molto più avanti di noi e non certo da ieri. Siamo un gruppo giovane, molti fino a due settimane fa non avevano mai giocato assieme. Stiamo cercando di ripartire e davanti abbiamo due anni difficili ma belli: c’è entusiasmo, qualità ed esperienza. Vediamo cosa succede. Intanto penso a fare bene l’Europeo Under 19: abbiamo una squadra forte”. 



Mancini ha creduto fortemente in Gnonto e in altri giovani, come ad esempio Federico Gatti ma anche Scamacca e così via. L’attaccante ha raccontato: “Ha riunito gli 8-9 giocatori che ha convocato dopo lo stage e ci ha detto che dovevamo farci trovare pronti. Lì ho capito che credeva davvero in noi. E questo su di me ha lasciato il segno. Quello che ha fatto il c.t. con noi giovani non era per nulla scontato. È stato un segnale forte”. 



Gnonto e il futuro

Nonostante il calcio sia la grande passione e si spera anche il futuro, Gnonto ha ben chiara l’importanza dello studio. Il giovane sta studiando per prendere la maturità al liceo: “La situazione è “così così”, proprio per l’Europeo Under 19. Porterò i libri anche lì, non c’è alternativa”. L’attaccante deve gran parte di ciò che ha ai genitori, che da sempre hanno fatto grandi sacrifici per farlo giocare a calcio: “In questi giorni ho realizzato tanti sogni che avevo quando ho iniziato a giocare. E lo devo ai tanti sacrifici fatti, soprattutto dai miei genitori. Quello che hanno fatto loro per me è stato incredibile. Molte volte non c’erano i soldi per andare a Milano all’allenamento: mia mamma lavorava in un hotel a Baveno e sperava nelle mance, per pagare la benzina. Da piccolo non potevo realizzare, ma adesso che ho 18 anni queste cose mi provocano un sentimento strano”.



Gnonto è grato allo Zurigo per Il fatto di avere una occasione per dimostrare il mio valore in prima squadra. Lo Zurigo ha rischiato su di me, sono stato fortunato a incontrare loro. E anche ad avere i miei genitori con me”. In futuro, però, non esclude di tornare all’Inter: “Non so, posso dire che sono interista e mi piacerebbe un giorno tornare. Ho tanto tempo davanti a me, vedremo con calma”.