“Sua Maestà Enrico XIII Reuss di Greiz, re della Germania”: non è il titolo di un film, ma quello che, nella mente di una organizzazione segreta, doveva diventare la Germania. Tornare cioè all’epoca precedente il nazismo e la Repubblica di Weimar, il Secondo Reich, nato nel 1871 con l’unificazione della Germania. Non solo neonazisti, che non sono una novità in Germania, ma addirittura nostalgici dell’era imperiale. Con questa accusa la polizia tedesca, dopo aver effettuato 137 perquisizioni in 11 Länder, ha arrestato nelle ultime ore 25 persone tra i componenti di una rete composta da politici, giudici, ex soldati e anche un membro di una famiglia aristocratica, Heinrich Reuss, e una ex deputata dell’AfD – il partito di ultra destra – che, sempre secondo le accuse, stavano preparando un colpo di stato con l’intenzione di occupare militarmente il Bundestag, il Parlamento tedesco. Farebbero tutti parte del Reichsbuerger (“Cittadini del Reich”), organizzazione di estrema destra messa al bando dalle autorità tedesche nel marzo del 2020.
“Non è una sorpresa per chi conosce la Germania profonda” ci ha detto in questa intervista Stefano Piazza, esperto di sicurezza e terrorismo, “non c’è solo il neonazismo, ma ci sono i nostalgici dell’era imperiale che sostengono che la Repubblica Federale di Germania è illegittima e che il paese attuale è un fantoccio in mano agli americani”. Dell’organizzazione, ci ha detto ancora Piazza, che conterebbe oltre 20mila sostenitori, “fanno parte anche populisti, no vax, estremisti di destra e antisemiti”. Tra gli arrestati anche un russo, il che spinge a pensare che dietro a questa organizzazione ci siano infiltrazioni estere.
Sappiamo che il neonazismo è un fenomeno ben radicato in Germania, non ci si aspettava però anche la presenza di accaniti nostalgici che sognano il ritorno all’impero tedesco…
Per chi conosce la Germania profonda tutto questo non è una novità. Questo genere di pulsioni purtroppo esistono e resistono nel tempo. Si sono già verificati episodi analoghi con esponenti vari anche dell’esercito.
Cosa rende questi personaggi così pericolosi secondo gli investigatori?
Il fatto che tra gli appartenenti ci siano diversi ex ufficiali delle forze speciali della Bundeswehr, l’esercito tedesco. Il gruppo è accusato di aver pianificato un attacco armato al Bundestag, prima a metà marzo e poi all’inizio di settembre di quest’anno, che sarebbe finito addirittura con un colpo di stato.
Un paio di anni fa il governo tedesco non arrivò forse al punto di sciogliere parzialmente le forze speciali, il Ksk, una milizia di élite dell’esercito tedesco, perché infettate da nostalgici e neonazisti?
Esattamente. E infatti anche questa volta le indagini si sono concentrate su un sottufficiale paracadutista del Ksk. C’è un problema in Germania che persiste, ci sono sacche di neonazisti presenti in vari segmenti della società, non ultime le forze di sicurezza e di polizia. Per questo dico che questa vicenda non deve stupire, di tanto in tanto vengono allo scoperto. C’è una sorta di brodo culturale dove certe idee sopravvivono in vari circoli di nobili decaduti o di ufficiali nostalgici.
A chi guarda la Germania dall’esterno sembra in effetti strano che tutti i tedeschi abbiano accettato la sconfitta della Seconda guerra mondiale e quella che è stata fino al 1989 una vera e propria occupazione militare anglo-americana. E’ così?
Certamente, non è un caso che il movimento di cui farebbero parte questi personaggi non riconosca la Germania nata dopo la fine della guerra e voglia tornare alla Germania addirittura pre-nazista.
Si parla di un piano per occupare il Parlamento. Davvero pensavano di averne la forza, anche militare?
Bisognerà vedere bene nei dettagli che piano fosse veramente, per capire cosa pensavano di fare e fino a che punto erano arrivati. Però i piani sembra fossero veri piani di guerra. Bisogna anche capire il ruolo di questo cittadino russo, sospettato di far parte dell’organizzazione, che vive in Germania. La Russia ha già smentito un suo coinvolgimento, sostenendo di non sapere niente di questa persona. Ma teniamo conto che intorno a questi circoli ruota di tutto.
Un tedesco, sospettato anche lui di far parte dell’organizzazione, è stato fermato a Perugia. Questo ci dice di un’attiva collaborazione tra i servizi segreti europei e che questo gruppo viene preso sul serio?
Assolutamente, c’è una grande attenzione al fenomeno del neonazismo da parte dei servizi di intelligence. Il terrorismo di matrice islamica è sempre in cima ai loro pensieri, ma subito dopo o sullo stesso piano ci sono le organizzazioni di estrema destra. Ci sono gruppi come QAnon in cui non è facile penetrare e su cui trovare prove. Sono anche ben finanziati, hanno sempre dietro personaggi misteriosi che li sostengono.
Si era sempre detto che il neonazismo fosse presente soprattutto nella ex Germania Est, per via del disagio sociale ed economico che si vive in quella zona. Non è più così?
No, gli estremisti di destra sono presenti anche in Baviera, un po’ in tutto il paese e sono ben radicati nel tessuto sociale. Attenzione che questo estremismo esiste anche in Francia, in Belgio e un po’ in tutta Europa.
(Paolo Vites)
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